SANTARPINO. E bastato solo un anno e pochi mesi è detto in un a nota del Pd – perché lAmministrazione comunale diventasse schiava della sindrome del Palazzo.
Chiusa li dentro ha ormai perso ogni contatto con la realtà e vede perfino consensi ed apprezzamenti senza dubbio prodotti dal miraggio del sol leone. E talmente cieca e sorda da vedere un altro Consiglio comunale e sentire solo le sirene dellautoadulazione! Strumentalizzano una parola del nostro capogruppo, fuori dal contesto in cui è stata pronunciata e il cui significato politico è stato ampiamente chiarito nel corso del dibattito. E tacciono del fatto che il nostro capogruppo è stato costantemente provocato da un presidente del consiglio di parte ed arrogante. Accusano Del Prete e Savoia di caciara, – sottolinea la nota stampa – quando tutti hanno potuto vedere e sentire gli interventi fatti in assoluta coerenza e pienamente nel merito degli argomenti in discussione. Tantè, e parlano gli atti, che su alcune questioni, in palese confusione, quelli della maggioranza hanno votato in ordine sparso e su unaltra hanno rinviato il provvedimento, di fronte allincalzante e stringente critica di merito e di legittimità del gruppo consiliare del Pd.
Altro che caciara! Per la verità, e i presenti possono testimoniarlo, un momento di caciara cè stato quando un consigliere politico esterno ha richiamato allordine alcuni consiglieri di Alleanza Democratica e per poco non nè scaturita una rissa nella stessa maggioranza. Come vedete il caldo e le prime crepe fanno dei brutti scherzi. Deformano la realtà e la maggioranza ha le allucinazioni! In quanto alle minacce di querele visto che le vogliono inventare, strumentalizzando parole dette nella discussione politica, sarà il momento buono per far emergere la verità: che il Consiglio comunale ha un presidente di parte, provocatore, che continuamente fa abuso del potere, parziale e che non garantisce lagibilità politica, e in qualche occasione anche fisica, dei consiglieri di minoranza. E, pertanto, sarà denunciato alle autorità competenti.