NAPOLI. Tracciabilità da richiedere a tutti gli operatori della intera filiera lattiero casearia bufalina; …
… per i caseifici che introducono solo latte di bufala, idoneo per la produzione di mozzarella bufala Dop e attuano la tracciabilità di filiera, il venir meno dellobbligo di legge della separazione degli opifici; la costituzione di un osservatorio per un costante monitoraggio di tutto il comparto. Questi i tre punti allordine del giorno della conferenza stampa che si è tenuta a Napoli, al Grand Hotel Europa, da parte del Coordinamento Agrinsieme Campania sulla Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Le organizzazioni agricole, coordinate dal consorzio Agrinsieme sottolineano che dopo aver collaborato ai lavori del tavolo tecnico sulla filiera bufalina, istituito dalla Regione Campania nel marzo 2013 su proposta dellAssessore regionale allAgricoltura, Daniela Nugnes che ha portato ad un primo e grande risultato con la Delibera di Giunta, per affrontare le problematiche del comparto i componenti di Agrinsieme, rendono nota la posizione del Coordinamento sui temi più importanti affrontati, questo per evitare ulteriore confusione a danno di tutto il comparto bufalino.
Agrinsieme ribadisce che per la tutela dellintera filiera e per evitare inutili e dannosi contrasti tra gli attori del comparto e tra gli stessi e le istituzioni competenti, occorre apportare delle modifiche alle normative ministeriali emanate. Ciò appare ancora più evidente alla luce del confronto istituzionale e di concertazione intrapreso presso lAssessorato competente alla Regione Campania che, in particolare negli ultimi mesi, ha consentito la pianificazione e condivisione di un percorso efficace volto alla tutela dellintera filiera.
Secondo Agrinsieme questi tre punti, se recepiti consentiranno di non parlare più in toni scandalosi della mozzarella di bufala, determinando una precisa separazione tra ciò che è legale e quello che non lo è.
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