Benevento – Sarà costruita con materiali rispettosi dell’ambiente e capaci di favorire il risparmio energetico, e avrà sistemi per produrre energia autonomamente: è la casa ad energia quasi zero, nZEB (nearly Zero Energy Building) che si prevede di realizzare a Benevento. Con una superficie di 67 metri quadrati, sarà il primo edificio sperimentale di questo tipo in Campania, e fra i primi in Italia. Sarà costruito sui suoli dell’università del Sannio sotto il coordinamento di Giuseppe Peter Vanoli del Dipartimento di Ingegneria.
Il progetto è stato presentato a Napoli, all’Unione Industriali, nell’evento organizzato da Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili Stress, università del Sannio e università Federico II. Quest’ultima ha curato la progettazione architettonica con il gruppo coordinato da Mario Losasso e Alessandro Claudi de Saint Mihiel.
La casa a energia quasi zero avrà le caratteristiche che le nuove abitazioni private in Italia dovranno avere a partire dal 31 dicembre 2020. Nel nostro caso, ha detto Vanoli, ”useremo tecniche di costruzione adeguate ai climi mediterranei e utilizzeremo materiali e tecnologie che coniugano elevata resistenza termica e isolamento termico”. Inoltre la casa avrà infissi ad alte prestazioni e ricorrerà a fonti rinnovabili (come pannelli fotovoltaici) e a sistemi geotermici per la produzione di energia e per il riscaldamento.
L’edificio sarà anche ‘intelligente’ grazie alla domotica, che permetterà ad oggetti ed elettrodomestici di comunicare dati e accedere ad informazioni. Per esempio le porte si apriranno e chiuderanno all’avvicinarsi o allontanarsi delle persone, le luci si accenderanno e spegneranno in modo autonomo e l’impianto di climatizzazione si regolerà da solo in base alle temperature esterne.
Per il presidente del distretto Stress, Ennio Rubino, ”edilizia ed energia sono settori di grande importanza sui quali vogliamo continuare ad investire con competenze e lungimiranza. Sono orgoglioso delle attività innovative messe in campo con il progetto smart case, che ci porterà a costruire un edificio NZeb, che diventerà un laboratorio permanente per testare le tecnologie più avanzate”.