NAPOLI. E’ annegato a causa di un malore, mentre raccoglieva le cozze al largo dello Scoglio di Rovigliano, a Torre Annunziata (Napoli) proprio come, una ventina d’anni fa era morto il fratello. Stesso luogo, e quasi stesso giorno.
Massimo Eboli, operaio di 42 anni, soffriva di epilessia e mercoledì mattina aveva lamentato un lieve mal di testa, tanto che l’amico con cui aveva deciso di immergersi, al largo di un noto cantiere di imbarcazioni da diporto torrese, gli aveva consigliato di evitare l’immersione.
La passione per il mare, però, ha prevalso sul buonsenso e l’uomo si è allontanato a bracciate verso la scogliera, a circa 15 metri dal porticciolo. L’amico si è subito accorto che qualcosa non andava, quando non lo ha visto riemergere ha chiamato il 118 e lui stesso si è lanciato a nuoto per aiutare l’amico in difficoltà.
Sul posto sono intervenuti il personale del Nucleo operativo della Guardia costiera di Torre Annunziata e una motovedetta inviata dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia.
Sul posto sono giunti i familiari che con disperazione hanno raccontato come, per un crudele destino, Eboli aveva perso, annegato nello stesso posto, un fratello. Era accaduto diversi anni fa e qualche giorno fa ne ricorreva la triste data, il 14 luglio.