Rifiuti interrati, nuovo sequestro di pozzi contaminati a Caivano

di Redazione

 NAPOLI. Ancora pozzi con acqua contaminata e pericolosa per la salute dell’uomo scoperti aCaivano, in provincia di Napoli.

Il Corpo forestale dello Stato ha eseguito un sequestro, emesso d’urgenza dai magistrati partenopei, per un ulteriore pozzo in località “Ponte delle Tavole” e del terreno servito dalle sue acque per un’estensione di oltre quattro ettari, pari a 47mila metri quadrati.

Il provvedimento si inserisce nell’ambito dell’indagine coordinata dalla sezione Reati ambientali della Procura di Napoli che ha già portato a una serie di sequestri nella stessa area. A seguito delle analisi effettuate dall’Arpa Campania, su delega della magistratura, è emerso che l’acqua del pozzo presentava un superamento dei limiti di concentrazione della soglia di contaminazione delle acque sotterranee con riferimento ai parametri relativi ai fluoruri che risultano più del doppio; ai solfati (più del doppio), arsenico (più del triplo) e manganese (più del 20%).

E’ stata, inoltre, riscontrata la presenza di diclorometano (cloruro di metilene), solvente utilizzato nella chimica industriale, inquinante antropico classificato, ai sensi della normativa in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e preparati pericolosi, come probabile cancerogeno per l’uomo.Il reato per cui si procede è avvelenamento di acque destinate all’alimentazione.

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Il sequestro preventivo in via d’urgenza si è reso necessario – informa una nota della Procura – per prevenire pericoli per la salute pubblica in quanto il terreno si presentava già arato e pronto per la semina e destinato a essere irrigato con l’acqua risultata contaminata.

Il terreno oggetto del sequestro si trova in corrispondenza della stessa falda acquifera dei cinque pozzi irrigui e dei relativi terreni in località “Sanganiello” diCaivano, per un’estensione di oltre 6 ettari, già sequestrati il 5 luglio scorso perché l’acqua dei pozzi presentava un superamento dei limiti di concentrazione della soglia di contaminazione delle acque sotterranee previste dalla legge. In quell’occasione era presente il prete antiroghi don Maurizio Patriciello, della parrocchia del Parco Verde di Caivano, che si chiese: “Cosa arriva sulle nostre tavole?”.

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