Prato – Un imprenditore cinese, J.J., di 36 anni, titolare di un’azienda di confezioni nel “Macrolotto 0” di Prato, è stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanza all’esito di un controllo, effettuato congiuntamente a personale della locale Asl.
Incurante delle possibili ispezioni che avrebbe potuto subire, l’imprenditore cinese aveva creato all’interno degli spazi aziendali dei loculi dormitorio con adiacente cucina. Inoltre, sono stati trovati, intenti a lavorare, sei operai cinesi, risultati tutti clandestini sul territorio nazionale.
Per tali violazioni è scattato il sequestro dei locali aziendali, a cui seguiranno i rilievi elevati dall’Asl in relazione alle prescrizioni concernenti la sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro, nonché quelli di natura edilizia. Contestualmente è stato avviato un controllo di natura fiscale, al fine di accertare le violazioni di natura economico-finanziaria commesse dall’imprenditore nella gestione dell’azienda.
All’esito delle attività, l’imprenditore è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per aver impiegato sei cittadini cinesi irregolari, ed averne favorito la permanenza, impiegandoli presso la propria azienda al fine di trarne ingiusti profitti.
L’uomo è stato processato per “direttissima” e sottoposto all’obbligo di firma. Denunciati, invece, a piede libero, per il reato di clandestinità, i sei operai cinesi.