Casoria, rapinano carico di grattugie e si incastrano con il Tir: 4 arresti

di Redazione

Casoria (Napoli) – Quattro ordinanze di custodia cautelare eseguite, lunedì mattina, dai carabinieri di Nola tra i comuni di Marigliano, Volla e San Gennaro Vesuviano.

Si tratta di Filippo Tomacchio, 33enne, e Luigi Tomacchio, 53enne, entrambi di Marigliano, Vincenzo Sigillo, 43enne di Volla, e Alfonso Mauro, 48enne di San Giuseppe Vesuviano: per tutti l’accusa è di rapina aggravata ai danni di un autotrasportatore. L’episodio è avvenuto a Casoria presso la frazione “Arpino” il 9 novembre 2015.

Le indagini sono partite dal ritrovamento di un container carico di merce provento della rapina all’interno di un capannone industriale in disuso a Saviano.

I componenti della banda sono stati identificati perché ripresi da un impianto di videosorveglianza posto tra il luogo della rapina e quello dove era stata stoccata la refurtiva. A poche centinaia di metri dal capannone, peraltro, era stata abbandonata la motrice del Tir.

L’inchiesta è stata avviata a seguito del rinvenimento a Saviano, all’interno di un capannone industriale in disuso, di un container carico di merce provento della rapina.

L’autoarticolato porta-container era carico di 8364 grattugie elettriche multifunzione. La vittima della rapina, sotto minaccia armata, è stata costretta a salire a bordo dell’autovettura condotta dai rapinatori e, dopo circa un’ora, fatta scendere nell’agro di Acerra.

È verosimile che la banda abbia colpito quel tir poiché “informata” circa il fatto che trasportasse “piccoli elettrodomestici” (come indicato sulla bolla di trasporto), probabilmente, però, non si aspettavano che i piccoli elettrodomestici fossero tutti uguali, ma soprattutto delle poco allettanti grattugie elettriche.

Nella circostanza la sorte ha continuato a giocare brutti scherzi alla banda di rapinatori, in quanto colui che si era posto alla guida del Tir, nell’effettuare una svolta, è rimasto letteralmente incastrato con il tir rapinato e soltanto il successivo intervento di uno dei complici, sicuramente più avvezzo alla guida del mezzo pesante, ha consentito di riprendere la marcia. La scena, però, è stata filmata da una telecamera di videosorveglianza installata in prossimità del luogo.

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