Trasporti, piano contro i “furbetti”. Codacons: “Misure ridicole”

di Redazione

Stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di chi si muove con i mezzi pubblici. Lo prevede la bozza del decreto sui servizi pubblici locali. Tra le possibili novità, il diritto al rimborso del biglietti scatta dopo mezz’ora o dopo un’ora se si allarga il raggio a livello locale. I passeggeri di bus e metro dovranno, poi, strisciare il biglietto a ogni corsa, una misura per frenare i furbetti. Rischiano fino a 200 euro di multa.

Il testo non è quello definitivo, manca ancora la “bollinatura”, ma se la misura sarà confermata si tratterebbe di una novità, visto che oggi in tante realtà abbonati o quanti acquistano titoli di viaggio a tempo non devono convalidarlo ogni volta. La misura servirebbe a generalizzare il controllo a vista, introducendo un deterrente all’evasione nel settore.

Le aziende del trasporto pubblico locale per contrastare l’evasione nel settore potranno anche affidarsi a soggetti esterni “qualificabili come agenti accertatori”, che, nei limiti del loro servizio, acquistano la “qualità di pubblico ufficiale”. E’ scritto ancora nella bozza del dl, testo unico attuativo della riforma Madia. Il ministero dell’Interno potrà mettere a disposizione “agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori” per periodi non superiori ai 3 anni e con copertura dei costi a carico dell’ente che fa la richiesta.

Potranno essere utilizzate anche “le rilevazioni dei sistemi di video sorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata”. E le registrazioni possono rappresentare “mezzo di prova, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine”.

Una misura “ridicola” che non produrrà alcun effetto. Così il Codacons boccia la bozza del decreto sui servizi pubblici locali che prevede multe fino a 200 euro per chi utilizza i mezzi pubblici senza pagare. “Ovviamente siamo contrari a qualsiasi forma di evasione e riteniamo che chi sale su bus e metro senza biglietto vada punito – ha affermato il presidente Carlo Rienzi – ma alla luce dello stato pietoso dei trasporti pubblici locali e dei tanti disagi che quotidianamente assillano l’utenza, sarebbe stato ovvio pensare a misure che potenzino il servizio, e non certo a punizioni pesanti per i passeggeri, già danneggiati da disservizi, problemi tecnici e scioperi costanti. Tanto più se si considera che esistono linee di trasporto pubblico, come la Roma-Lido nella capitale, dove i disservizi e i disagi sono così frequenti che gli utenti dovrebbero poter viaggiare gratis”.

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