Genova – Centinaia di migliaia di euro di investitori utilizzati per acquisti di opere d’arte, auto e altre spese personali. Un promotore finanziario del Tigullio, nei giorni scorsi, è stato sottoposto a controllo dell’attività da parte della Guardia di Finanza.
L’uomo, approfittando del rapporto di fiducia con i propri clienti, circa 250, utilizzava falsi prospetti riportanti il tipo di investimento e le prospettive di profitto e, una volta ricevute le somme, le utilizzava per finalità personali o per rimborsare altri clienti a titolo di interessi, facendo loro credere che gli investimenti stessero generando lauti profitti ed attirando nuovi clienti con la prospettiva di facili guadagni.
Quegli investimenti invece esistevano solo sulla carta, dal momento che le somme venivano versate sui conti correnti del promotore o su quelli dei suoi genitori. La frode ammonterebbe ad oltre 4 milioni di euro.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato alla denuncia dell’uomo all’autorità giudiziaria di Genova per bancarotta fraudolenta, abusivismo finanziario e truffa aggravata. Per gli stessi reati l’uomo è stato rinviato a giudizio dal Giudice per le Indagini Preliminari di Genova.
Al termine delle indagini penali, la Guardia di Finanza ha segnalato per la tassazione ai fini dell’imposta sui redditi i proventi illeciti conseguiti dal promotore.