Pescara – In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Pescara, Gianluca Sarandrea, su richiesta del sostituto procuratore Gennaro Varone, i finanzieri del comando provinciale, nella mattinata di martedì, hanno arrestato e posto ai domiciliari tre pregiudicati. Ad un quarto è stato notificato l’obbligo di dimora, con il divieto di uscire di casa nelle ore notturne. Tutti sono indagati per spaccio di stupefacenti, ricettazione, porto e detenzione abusiva di armi.
Le indagini, condotte dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara, erano state avviate a margine della più complessa operazione “Ariosto 2013” a contrasto del traffico di stupefacenti, che nel giugno scorso aveva disarticolato una organizzazione criminale senegalese con l’arresto di 29 persone.
Gli elementi investigativi raccolti, che mostravano come tra Pescara e Chieti operasse un gruppo criminale molto attivo sulla piazza dello spaccio di cocaina e hashish, nel mese di aprile dello scorso anno, in Pescara presso l’autostazione, avevano portato all’arresto di un cittadino albanese trovato in possesso di quattro chilogrammi di hashish.
Nello stesso mese, in San Giovanni Teatino (Chieti), le Fiamme Gialle pescaresi avevano intercettato tre pregiudicati a bordo di un’auto rubata mentre stavano indossando passamontagna e guanti. Nel bagagliaio avevano coltelli, una scacciacani ed attrezzi da scasso. A casa di uno dei fermati era stato trovato un fucile da caccia completo di circa 300 munizioni ed un arsenale di coltelli ed armi bianche, tutto detenuto illegalmente, nonché merce rubata.
Le successive indagini hanno consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio, sistematici contatti con la criminalità albanese finalizzati all’approvvigionamento di consistenti quantitativi di stupefacenti, nonché gli intenti del gruppo criminale che verosimilmente voleva incrementare l’acquisto di droga finanziandosi con i proventi di furti e rapine. Dalle prime luci dell’alba è scattata l’operazione odierna in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, con varie perquisizioni domiciliari, anche con l’ausilio di due unità cinofile, in provincia di Pescara e in Roma.
Agli arresti domiciliari sono finiti C.G., 50 anni, di Montesilvano (Pescara), D.A., 32 anni, di Montesilvano, e M.G., 37 anni, di origini albanesi, domiciliato a Roma, D.M., 36 anni, di Montesilvano, è stato colpito da obbligo di dimora, con il divieto di allontanarsi dall’abitazione nelle ore notturne.