Caserta – Slittano al prossimo 20 marzo le primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Caserta, precedentemente previste per domenica prossima. La decisione è stata adottata dai vertici del partito dopo le polemiche che vedono contrapposti, da un lato, tre dei quattro candidati in lizza, Enzo Battarra, Luigi Boccagna ed Enrico Tresca, e dall’altro, Carlo Marino, ex esponente di Forza Italia accusato di “trasformismo e continuità con il passato” dagli altri competitor e al quale è stato chiesto un passo indietro nell’obiettivo di trovare un nome che unisca tutto il partito.
I tre si sono autosospesi dalla contesa appellandosi più volte a Matteo Renzi e Matteo Orfini, che proprio nei giorni scorsi ha nominato come commissario del Pd casertano, da mesi senza un segretario dopo le dimissioni di Raffaele Vitale, Franco Mirabelli, senatore milanese. Il parlamentare, oltre a riorganizzare il partito a livello provinciale, dovrà dirimere la polemica interna.
Tra i rilievi che i tre muovono a Marino vi è quello di essere appoggiato da esponenti politici già coinvolti nelle precedenti amministrazioni di centrodestra, e di aver rispolverato progetti, come quelli dell’azienda speciale per i servizi sociali, portati avanti dall’ultima giunta in carica, quella dell’ex sindaco di Forza Italia Pio Del Gaudio, caduta nel maggio 2015 per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri.
“È in gioco la necessità per la nostra Città di un governo politicamente in grado di cambiare, innovare, trasformare – scrivono i tre esponenti del Pd – è dunque il tempo della responsabilità verso i casertani e verso il Pd perché non vogliamo favorire trasformismi di alcun genere e ingerenze nefaste da parte dello stesso personale politico che ha governato male e opacamente per lunghissimi anni. Carlo Marino assuma, insieme a noi, anche lui questa responsabilità, e accetti di fare un passo di lato lavorando congiuntamente e consapevolmente ad una proposta unitaria e terza, che agevoli la vittoria del Pd”.
