Reato di omicidio stradale, l’Aifvs: “Finalmente!”

di Antonio Arduino

Aversa – “Finalmente il Governo riconosce il reato di omicidio stradale e sarà punito dalla legge in maniera adeguata”. Gianmarco Cesari, rappresentante legale dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, commenta così il voto del senato che con 149 si, 5 contrari e 3 astensioni ha approvato la legge sull’omicidio stradale.

“Questa legge – ha dichiarato a caldo Cesari – non solo è una legge per la giustizia per le vittime ma soprattutto di garanzia per la vita e per la salute sulla strada”. “Inoltre mette l’accento sull’importanza di fermarsi, di mettersi a disposizione per soccorrere e salvaguardare la vita della vittima prevedendo che non venga arrestato chi si ferma e soccorre la vittima”.

Naturalmente anche Biagio Ciaramella, rappresentante dell’Aifvs per Aversa e Agro, esprime soddisfazione per la legge appena approvata dopo otto anni di lotta. “Ricordo – dice – alcuni dei punti saliente: la patente potrà essere revocata fino a un massimo di 30 anni. E’ stata raddoppiata la prescrizione ed è stato previsto il prelievo coattivo del giudice per determinare il dna”.

“Inoltre – aggiunge – va ricordato che il voto di fiducia ha previste tre varianti per uno stesso reato. Resta la pena prevista oggi, da 2 a 7 anni, se la morte sia stata causata violando il codice della strada, ma la sanzione sale negli altri casi”.

“Nel primo – elenca Ciaramella – chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Nel secondo: sarà punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’automobilista il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità, come eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio. Nel terzo la pena può ulteriormente aumentare della metà se a morire è più di una persona”. “In questo caso – conclude Ciaramella – il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere”.

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