Teverola – Un momento di riflessione, di confronto e di approfondimento sul tema della donna nella società odierna quello tenutosi nella sala consiliare di Teverola. Diversi i rappresentanti istituzionali e sociali presenti, tra cui il sindaco Dario di Matteo, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo, Adele Caputo, il presidente del Consiglio comunale e coordinatore provinciale di FareAmbiente, Gennaro Caserta, la presidente Unicef di Caserta, Emilia Narciso, la presidente della Fidapa, professoressa Luisa Diana Motti, la psicologa-psicoterapeuta Giovanna Morrone e l’avvocato Loredana Cantone.
In una sala gremita sono stati diversi i temi affrontati e i videoproiettati, accompagnati dalle esibizioni musicali degli alunni della scuola secondaria di primo grado, coordinati dalla professoressa Santangelo.
Il dirigente scolastico ha aperto i lavori, tracciando l’evoluzione culturale della festa e la necessità che la scuola, quale prima agenzia educativa, insegni il rispetto non solo verso i più fragili, ma anche verso le donne, quale prezioso e insostituibile elemento della società. La preside Caputo ha poi rilevato che sarà autentica la Festa della Donna solo quando non ci saranno più donne uccise, molestate da qualcuno che dice di amarle, vessate e offese nel loro quotidiano, trattate diversamente dai colleghi uomini, a parità di funzioni, nelle diverse realtà imprenditoriali, sociali, economiche, istituzionali.
Il sindaco Di Matteo ha argomentato sulle tappe storiche della donna nella vita politica, a partire dal lontano 10 marzo del 1946, quando la donna ottenne il diritto di voto fino a giungere ad oggi, momento storico importante, in quanto il ruolo della donna trova la sua affermazione soprattutto nel vedersi rappresentata in tutti i livelli politici. E ha precisato, infine, che anche a Teverola la rappresentanza femminile, in tre assessorati, ha contribuito a conseguire risultati significativi.
Importante il contributo del presidente Caserta, che ha sottolineato la necessità di rispettare la donna in ogni realtà sociale, perché rappresenta il vero pilastro della società civile.
Significativo anche l’intervento della presidente Narciso, che ha esposto, in maniera precisa e puntuale, l’impegno continuo dell’Unicef per tutelare le bambine costrette a matrimoni e gravidanze in età infantile e per aiutare le bambine, le ragazze che attraversano il mare, in fuga da una guerra.
L’avvocato Cantone ha elencato le tappe legislative che tutelano la condizione della donna da ogni forma di violenza mentre la dottoressa Morrone ha illustrato i vari sportelli di ascolto psicologico.
Ha concluso la professoressa Motti che, dopo un’analisi storica e filosofica approfondita della condizione femminile, ha esortato i genitori ad educare i figli maschi al rispetto delle coetanee femmine.
Grande successo per questo primo convegno nel giorno della Festa internazionale della Donna: il messaggio recepito dai presenti è stato quello di “celebrare le donne ogni giorno dell’anno, perché le donne possono cambiare la storia di una famiglia, di un Paese, dell’Umanità”.