Milano, rubavano codici Bancomat e clonavano carte di credito

di Redazione

Milano – Erano riusciti a clonare centinaia di carte di credito in pochi giorni: arrestata una coppia di stranieri che agiva in un quartiere a nord di Milano.

La polizia postale e delle comunicazioni ha scoperto in flagranza due bulgari, un uomo con precedenti e una donna incensurata di 39 anni, mentre stavano smontando uno skimmer e una telecamera, precedentemente installati in uno sportello automatico Unicredit per carpire i codici di bancomat e carte di credito. La cassa oggetto dell´attacco si trovava nella zona nord, in piazzale Istria. Oltre 600 le carte di credito “duplicate” nel giro di 15 giorni.

L’indagine è nata da una segnalazione inviata dall’istituto bancario e dai clienti alla polizia di Stato. La coppia carpiva i codici delle carte di credito installando delle macchinette skimmer nella ‘bocca’ degli sportelli bancomat, in cui veniva inserita la scheda nell’atto iniziale del prelievo: in questo modo entravano in possesso dei dati personali dei conti corrente. E, tramite l’installazione di microcamere, riuscivano a riprendere il codice segreto pin utilizzato dall’utente per prelevare il denaro.

Per appropriarsi dei soldi trasmettevano i dati all’estero: in Italia utilizzavano invece solo i codici di altre carte clonate fuori dal Paese, soprattutto americane e ucraine. Il giorno dell’arresto i due in tasca avevano la chiave di un appartamento di via Lecco, zona corso Buenos Aires.

Nel corso delle perquisizioni sono stati trovate e sequestrate altre 12 macchinette a batteria utilizzate per la truffa con relativo skimmer con relative 12 telecamere e vari strumenti da carpentiere utilizzate per il montaggio negli sportelli bancomat. Inoltre c’erano schede di memoria, due smartphone, un pc portatile, una dozzina di carte di credito clonate, alcune migliaia di euro in contanti e un registro con centinaia di numeri di carte clonate e associati i relativi codici pin.

Le indagini proseguono per verificare le responsabilità anche in relazione ad analoghi reati commessi nel territorio lombardo con le stesse modalità.

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