Napoli – La commissione di garanzia del Pd ha respinto il ricorso dell’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino, sull’esito delle primarie del centrosinistra di domenica. L’inammissibilità del ricorso è stata approvata con 8 voti favorevoli e 1 contrario, quello di Fabio Benincasa.
“Abbiamo ritenuto, votando a maggioranza, non accoglibile il ricorso presentato da Antonio Bassolino, perché presentato fuori dai termini di 24 ore previsti dal regolamento per i ricorsi sui singoli seggi”, ha spiegato Giovanni Iacone, presidente della commissione di garanzia delle primarie a Napoli.
Iacone ha aggiunto che “nonostante sia stato presentato fuori dai termini abbiamo esaminato il ricorso proposto dal candidato Antonio Bassolino, bocciandolo anche nel merito perché complessivamente gli episodi contestati non determinavano la invalidità dei seggi posto che nei seggi, come certificato dai verbali non si è verificata alcuna irregolarità. Si è votato per 13 ore e nel video si vedono due minuti e mezzo di immagini”.
Il presidente della commissione ha poi aggiunto che, dopo la proclamazione ufficiale di mercoledì “è possibile ancora presentare un ricorso entro 48 ore ma non sui singoli seggi, bensì su tutte le primarie”.
“Ai vertici del Pd qualcuno ha già emesso il verdetto prima che gli organi competenti abbiano esaminato i fatti. È una sentenza preconfezionata?” aveva puntato il dito Bassolino su Facebook prima della riunione del comitato. “Invece di riflettere e discutere il Pd chiude gli occhi – ha commentato poi – È un colpo di spugna che offende le primarie e la città”. “Mio marito è molto triste ma la sua è una vittoria morale”, ha detto la moglie dell’ex sindaco Anna Maria Carloni.
E Valeria Valente, su Facebook, dopo la decisione della commissione ha commentato: “Adesso pensiamo a Napoli e solo a Napoli”. E ancora: “Sono certa che Antonio lavorerà insieme a noi”.
La polemica era scoppiata dopo la pubblicazione di un video di Fanpage (guarda qui) che mostrava esponenti del centrodestra al voto ai gazebo e attivisti che invitavano a votare Valeria Valente in cambio di soldi. Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini aveva definito quelli immortalati dal filmato “episodi isolati” e il presidente dei democratici Matteo Orfini aveva ribadito “Singoli episodi discutibili non inficiano il risultato, Valeria Valente è la candidata del centrosinistra a Napoli”. Roberto Speranza, voce della minoranza Pd, aveva invece chiesto che il caso del ricorso fosse “affrontato con il massimo rigore”.