Uccise la moglie investendola e dandole fuoco: condannato a 30 anni

di Redazione

Napoli – Trent’anni di reclusione. E’ la pena inflitta a Vincenzo Carnevale, che nel febbraio 2013, nel quartiere Pianura di Napoli, investì con l’auto la moglie Giuseppina Di Fraia, dandole poi fuoco. La donna morì dopo tre giorni di agonia.

La sentenza è stata emessa oggi dalla quarta sezione della Corte di assise di appello di Napoli, presidente Domenico Zeuli, che ha accolto le richieste del pg Carmine Esposito.

In primo grado, con rito abbreviato, l’imputato era stato condannato all’ergastolo: il gup applicò come riduzione di pena l’esclusione dell’isolamento diurno. I magistrati di Appello, invece, hanno ritenuto che l’isolamento diurno non potesse essere applicato in questo caso e quindi la riduzione di pena, prevista dal rito abbreviato, è stata quantificata in trent’anni.

All’udienza era presente la maggiore delle due figlie della coppia che si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Alessandro Motta. Presenti anche alcune associazioni e l’assessore alle Politiche giovanili, Alessandra Clemente, in rappresentanza del Comune di Napoli, che si è costituito parte civile.

Carnevale è indagato anche per aver intimidito in aula la figlia, minacciando di farle fare “la fine della madre”.

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