Napoli – “Mi chiamo Matteo Brambilla. Il mio cognome tradisce le origini monzesi. Monza è la città dove sono nato, non ho scelto io. Napoli è la città dove ho scelto di andare a vivere perché ho scoperto che è la mia città”.
Così il candidato sindaco di Napoli del M5S, Matteo Brambilla, apre la sua campagna elettorale. “Vincenzo De Luca? Confermo quello che scrissi in un post, è una ‘lota’, nel senso di fango, perché è da folli pensare di tritare le ecoballe e metterle nelle cave dismesse, tra cui Chiaiano. Non lo permetteremo. E poi su quelle ecoballe c’è scritto un solo nome: Bassolino”.
Inevitabile un passaggio sulla sua fede calcistica bianconera: “Potevo venire qui con la maglia di Higuain e fare il ruffiano e cantare ‘Un giorno all’improvviso’, ma non l’ho fatto. Ad ogni modo spero di essere il sindaco che festeggia il terzo scudetto”.
Diverse le domande dei cronisti sul rapporto dei 5Stelle con De Magistris, alleato naturale nel mondo della teoria ma avversario politico nella pratica. “Non ha avuto il coraggio – dice Brambilla – di portare avanti la rivoluzione che aveva promesso. Cinque anni bastavano per iniziare a fare la rivoluzione promessa. Ci sono alcune misure, come sull’acqua pubblica, che condivido ma su tutto il resto ha fallito”.