Napoli, il “bidone” dei treni Metrostar: al via indagine

di Redazione

 Napoli. Un nuovo ciclone travolge la Circumvesuviana, le linee ferroviarie che congiungono Napoli con gli altri centri campani.

Ai ritardi nelle corsee nei pagamenti degli stipendi, ai tagli, alle continue proteste dei pendolari per malservizi e cancellazioni si aggiunge la grana “Metrostar”. 26 treni, annunciati in pompa magna nel 2006 dall’allora governatore Bassolino, che dovevano andare a integrare quelli già presenti, per un costo di 103 milioni di euro, di cui 90 stanziati dall’Unione europea.

Il risultato è che ora questi treni – realizzati dal raggruppamento temporaneo di imprese Ansaldo-Firema – sono quasi tutti fermi e con problemi tecnici e di stabilità, come denuncia la direzione generale dell’Eav, che gestisce le linee, tramite il direttore generale Valeria Casizzone. Poche righe indirizzate al governatore Stefano Caldoro per quello che sembra un vero e proprio “bidone” e per il quale, lo scorso 6 dicembre, l’Eav ha istituito una commissione d’indagine.

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