Santa Maria Capua Vetere – Si è tenuta Sabato 9 aprile nell’aula magna dell’Isiss “Amaldi-Nevio” l’importante conferenza sul “Progetto Martina”, inerente alla questione medica dell’incidenza di tumori, organizzata dal Leo club di Santa Maria Capua Vetere, l’associazione, a stampo giovanile, scevra di ogni legame ideale con politica o religione che fa riferimento al mondiale “Lions Clubs International”.
Tra le personalità partecipanti spiccano i nomi de: la professoressa Rosaria Bernabei, dirigente Isiss Amaldi-Nevio; il professore (relatore) Carlo de Werra, specialista in chirurgia generale, Azienda ospedaliera universitaria “Federico II” di Napoli; il relatore Crescenzo Muto, chirurgo, direttore Polo Oncologico Mediterraneo, e il moderatore Andrea Ciavattone, cardiochirurgo.
Durante la riunione si è parlato di: cancro, fattori di rischio, prevenzione e frontiere terapeutiche. “Il cancro – ha dichiarato Antonio Gargiulo, presidente del Leo Club – è indubbiamente il male del secolo ma non il solo e non il più letale; ad oggi la prima causa di morte restano infatti le malattie cardiovascolari. È importante che i ragazzi vengano informati circa quest’argomento per sfatare falsi miti e timori, perché la paura nasce dall’ignoranza”.
La conferenza aveva infatti come obiettivo quello di parlare ai giovani, informarli in modo competente e giusto sull’argomento.
“Sul cancro – ha concluso Gargiulo – si specula molto, si calca spesso la mano nell’associarlo a condizioni socio-politiche per screditare determinate aree (si pensi alla terra dei fuochi che è si un problema ma non certo il più imponente in Italia) piuttosto che dare una sana informazione ai cittadini. Noi Leo per quanto possibile faremo in modo che la prevenzione parta dalle scuole”.