Napoli. Una sfilata che mescola moda e sociale quella che ha caratterizzato il week end di E sposa. Sul palco della decima edizione, ampio spazio è stato dato ai temi sociali e alle problematiche non fanno smettere di sperare la realtà di Castel Volturno.
Con il brand, Made in Made in Castel Volturno sulla passerella di una delle fiere più prestigiose del wedding, hanno preso vita gli abiti realizzati dalla cooperativa sociale, Altri Orizzonti. Realizzati con stoffe africane, le creazioni lasciano assaporare la voglia e la tenacia di donne immigrate che vogliono rimettersi in gioco e riprendersi la propria vita. In passerella, accanto alle donne di Anna Cecere, presidente della cooperativa, ha sfilato anche lassessore Alessandra Clemente, da sempre legata a questo tipo di tematiche.
Un ruolo insolito, ma che non lo diventa più se noi le mettiamo in passerella cucendole, a doppi fili i principi della bellezza, dellessenza e dellapparenza. Non possono camminare su due strade diverse. La operativa Altri orizzonti con questo pregiatissimo marchio made in Made in Castel Volturno rappresenta questo. Gli organizzatori ci hanno chiesto, come Comune, quale fosse un progetto che potesse rappresentare tutto questo. Siamo orgogliosi ed emozionati di quello che abbiamo realizzato. Vogliamo quindi portare in passerella prima che quello che appariamo quello che siamo. E quindi siamo donne e ragazze che mettono in campo percorsi di impegno, percorsi di resistenza, percorsi di emancipazione. Non ci piacciono le etichette.
I valori del riscatto sociale, dellimpegno del lavoro fatto su un bene confiscato, il valore del lavoro manuale, della sartoria è sicuramente il modo più bello per poter riempiere questa fiera, conclude lassessore Clemente.
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