Caserta.Condannato a 15 anni di carcere il minorenne, Agostino V., di San Marcellino, accusato dell’omicidio del quindicenne di San Cipriano Emanuele Di Caterino, accoltellato a morte la sera del 7 aprile 2013, davanti all’ufficio postale di Aversa, in via De Chirico.
La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal giudice Marina Ferrara. L’imputato, che adesso ha 17 anni, è stato condannato anche per il tentato omicidio di uno degli amici della vittima.
Secondo quanto accertato in sede di processo, quella serail 17enne colpì con una coltellata al cuore Di Caterino durante una lite con luie quattro suoi amici. La vittima era nipote di un imprenditore ritenuto vicino al clan dei casalesi. In sua compagnia c’erano i nipoti del boss Michele Zagaria e del suo braccio destro Salvatore Nobis.
In aula non erano presenti i genitori di Di Caterino, rappresentati dall’avvocato Nando Letizia, mentre c’era il giovane imputato, difeso dall’avvocato Mauro Iodice, con i genitori. Il 17enne, che diventerà maggiorenne tra poco più di un mese, è attualmente sottoposto a misura cautelare non carceraria presso una struttura posta fuori la provincia di Caserta. “La madre di Emanuele è talmente provata da tutta la vicenda che non ha avuto la forza di commentare la notizia della condanna”, ha dichiarato l’avvocato Letizia.
L’imputato si è sempre difeso affermando che il coltello, peraltro mai trovato, era stato da lui strappato di mano da uno degli aggressori, mentre il giudice ha accolto la ricostruzione della Procura, riscontrata anche dalle testimonianze degli amici della vittima, secondo cui il 17enne aveva già con sè l’arma prima di essere aggredito.
In sede civile la famiglia della giovane vittima ha ottenuto il sequestro cautelativo (confermato dalla Cassazione) di tutti i beni dei familiari del 17enne, per una somma pari a 1,8 milioni di euro. Al momento il giudizio risarcitorio instaurato in sede civile è sospeso in attesa delle definizione in sede penale.
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