Napoli: sigilli ai beni di “Schiattamuorto”, prestanome dei Moccia

di Redazione

 Napoli. Beni per 150 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri a un prestanome del clan Moccia, Salvatore Esposito, detto “‘O Schiattamuorto”, in un un’operazione scattata la scorsa notte in Campania.

I militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli) hanno posto i sigilli a tre ditte di pompe funebri, una società immobiliare, appartamenti, ville di lusso, decine di conti finanziari, un ristorante e ben 150 automobili.

Nel corso delle indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i carabinieri hanno scoperto che il patrimonio era riconducibile a un esponente di spicco della criminalità organizzata operante sull’hinterland a Nord del capoluogo campano.

Secondo l’accusa, Esposito si occupava del riciclaggio dei soldi sporchi, detenuto dal giugno 2013 per 416 bis (associazione per delinquere di stampo mafioso). Vent’anni fa gli uccisero un fratello nel corso della cosiddetta “faida del caro estinto” per il controllo delle ditte funebri sul territorio.

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