Napoli. Nuova protesta degli ex Lsu che lavorano nel settore scuola e che a partire dall’1 marzo si vedranno ridurre lo stipendio di circa il 50%.
Tra le scuole occupate oggi a Napoli dagli ex Lsu figurano la scuola elementare Leopardi e la materna Cariteo di Fuorigrotta, la materna Quarati al Vomero, l’Istituto comprensivo Nevio e il liceo Tito Lucrezio Caro di via Manzoni, il liceo scientifico Mercalli di Chiaia e la elementare Dante Alighieri di Piazza Carlo III. La protesta, inoltre, si è estesa anche alla provincia. Convolti alcuni istituti dei comuni di Pozzuoli, Quarto, Mugnano, Marano e Giugliano. Le proteste di oggi fanno seguito a quelle dei giorni scorsi quando i lavoratori occuparono gli uffici del direttore scolastico regionale Diego Bouché cercando uninterlocuzione anche con Roma.
La vicenda interessa oltre 5mila persone in tutta la Campania, più di 3mila nella sola provincia di Napoli che lavorano per conto di varie ditte (Sogea, Manitalidea, Derichebourg multiservizi, Termoraggi global service, Manutencoop 2000 e altre) riunite in vari consorzi. Sono 24mila in tutta Italia e puliranno circa 4mila scuole fino al prossimo 28 febbraio.
Lappalto, in realtà, era scaduto il 31 dicembre 2013 e molti lavoratori già prima di Natale avevano ricevuto lettere di licenziamento, salvo poi ottenere una proroga di due mesi nel 2014. Finora il servizio di pulizia in Campania era affidato a quattro consorzi: Cns, Manital, Ciclat, Miles sulla base di una convenzione con Consip, la società del Ministero dellEconomia nata per razionalizzare gli appalti nella pubblica amministrazione.
Nel prossimo triennio 2014-2017 lappalto Consip per le pulizie nelle scuole prevede 13 macrolotti nazionali. Due in Campania: il lotto per le province di Napoli e Salerno per 198,6 milioni di euro che era stato aggiudicato provvisoriamente alla Manital, lunica a presentare offerte, e il secondo lotto per le province di Avellino, Benevento e Caserta per 91,2 milioni di euro aggiudicato alla Ciclat. Questa gara, però, in Campania è stata invalidata e i lavoratori verranno licenziati al 28 febbraio senza avere certezza di una ditta subentrante. Ecco perché chiedono linternalizzazione del servizio pulizia nelle scuole attraverso linserimento nelle graduatorie Ata dei lavoratori ex Lsu.
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