Adam Lambert ritorna in Italia, all’Alcatraz di Milano, il 4 maggio, dove proporrà il suo spettacolo da solista che segue l’uscita del suo album “ The Original High”.
Il cantante, che ha conquistato anche i più scettici con la sua performance come componente dei Queen nel corso delle ultime esibizioni della band, ritornerà poi con il gruppo inglese nel nostro Paese il prossimo 25 giugno con un live da Piazzola del Brenta, nel Padovano. E dire che l’avventura e il successo di Adam sono partiti da un talent, “American Idol”, dove si è classificato secondo nel corso dell’ottava edizione. Poi è arrivata la proposta della band di prendere il posto che appartenne a Freddie Mercury, ruolo che gli ha permesso di dimostrare di poter sostenere il confronto, sia per la voce e le capacità canore, sia per la grandissima personalità da palcoscenico.
“Nel mio tour – dice Adam Lambert – posso essere alla moda, ballare e metterci la mia creatività. Sono molto orgoglioso del mio ultimo album e amo avere la possibilità di promuoverlo in giro per il mondo. Così poter esibirmi per tutti miei fan è stato molto divertente”.
Un progetto, quest’ultimo, che definisce parallelo di quello che l’ha coinvolto accanto ai Queen: “Sono entrambi importanti per me, e mi danno la possibilità di mostrare le diverse facce del mio essere artista. Ho realizzato il mio album con Max Martin (produttore di Backstreet Boys e Bon Jovi – ndr) ed è un lavoro molto personale. Mi ha permesso di esplorare il panorama musicale attuale e il mondo del pop, che amo!. E’ un album che parla di me e della mia vita”.
Ma cosa si prova a salire sul palco accanto alla band storica della musica internazionale? “Non parlerei di emozioni – dice rapportando le esperienze dei suoi live – differenti ma di diversi modi di affrontare lo spettacolo. Con i Queen devo essere veramente esagerato, al limite del ridicolo, anche negli abiti di scena, perché è la musica che lo richiede, devo essere calato nel ruolo. Nel mio tour invece esplorare la moda attuale e ballo e posso esprimere la mia creatività. Ho curato ogni singolo aspetto dello show”.