Incarichi e trasparenza atti, il Pd attacca Di Santo

di Redazione

PdSANT’ARPINO. “IlsindacoEugenio Di Santo preso dall’euforia e dall’entusiasmo per il ritorno alla ‘casa madre’ non si è ancora accorto dell’effetto boomerang prodotto dalla sua dissennata politica”.

Inizia così il nuovo attacco del Pd all’indirizzo del primo cittadino, stavolta in merito al proscioglimento dell’ex sindaco Giuseppe Savoia dall’accusa di voto di scambio, rivoltagli dallo stesso Di Santo, e ad alcuni incarichi conferiti ad esponenti dell’Udc, partito a cui ha di recente aderito il sindaco.

“Mentendo, sapendo di mentire, – continuano i democratici santarpinesi – scriveva baldanzosamente nella sua denuncia contro Savoia nell’aprile del 2008 all’autorità giudiziaria: ‘L’amministrazione comunale, nel pieno della campagna elettorale, sta provvedendo ad effettuare un’azione volta a condizione il voto libero degli elettori. Il sindaco Savoia, unitamente ai propri candidati, sta offrendo e promettendo impieghi pubblici e privati ad uno o più elettori. Si rammenta che siffatto comportamento rappresenta una ipotesi concreta di reato, il cosiddetto voto di scambio’. E a sostegno della sua menzogna aggiungeva come ulteriore dimostrazione lo svolgimento della selezione avviata per un regolare concorso, bandito dalla ‘Ecoatellana Multiservizi’. Sulla predetta denuncia ilPm si era pronunciato per l’archiviazione non riscontrando alcuna fattispecie di reato, ma Di Santo, persistendo nella manipolazione dei fatti, si è appellato contro tale richiesta, invocando un supplemento di indagine. Il risultato è stato la conferma dell’archiviazione con le seguenti motivazioni: ‘…non sono emerse irregolarità nello svolgimento del concorso e parliamo del primo concorso indetto all’epoca della Giunta Savoia, non certamente quello espletato ultimamente dal Di Santo ed i suoi sodali. Neppure risulta che siano state effettuate assunzioni sospette da parte della società Ecoatellana’. Fine della storia del cosiddetto reato di voto di scambio dell’amministrazione Savoia”.

“Appare chiaro – continua il Pd – che di fronte ad una tale sconfessione, politica prima che giudiziaria,bisogna agire di conseguenza. Il legale sta verificando l’ipotesi di reato di calunnia per procedere alla querela nei confronti del Di Santo. E poiché, come si sa, in certe vicende il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, succede che a ridosso della sentenza di archiviazioneper l’amministrazione Savoia per il cosiddetto reato voto di scambio, si ha l’adesione del sindaco Di Santo, del capogruppo Ernesto Capasso, dei tre assessori Lettera, Brasiello e Chianese al partito dell’Udc, che mette al centro del suo impegno politico la ‘moralità’. E la morale, come il pericolo del boomerang, sta tutta nella favola vera che vi raccontiamo. Questi bugiardi, mistificatori e manipolatori dei fatti, che andavano affermando il loro impegno ‘a costo zero’ nell’interesse pubblico, hanno incaricatoil dottor Cesario Bortone quale amministratore unico della società pubblica ‘Ecoatellana-multiservizi’. Bortone è il segretario cittadino del partito dell’Udc che ha sostenuto il Di Santo e che oggi aderisceall’Udc. E finoranon siamo ancora venuti a conoscenza di quanto percepisce economicamente dall’incarico. Devono sapere i nostri concittadini che per conoscere quali assunzioni ed incarichi sono stati effettuati dagli amministratori della società appena nominati dal Di Santo, siamo stati costretti ad adire al Giudice Amministrativo (Tar) ed al Prefetto. Altro che ‘casa di vetro’. Ed ancora nascondono atti e documenti fondamentali della società”.

“I cittadini – continua il Pd – si domandino perché hanno paura nella nostra azione di controllo? Perché tentano in tutti i modi di nascondere la verità, di evitare il confronto e di nascondere i loro atti di affidamenti e di spesa? Se stanno operando correttamente e negli interessi della cittadinanza, nel rispetto dei principi di economicità, di efficacia e di pubblicità, perché non rendono noti i loro atti? Ebbene, cosa abbiamo scoperto? Questi bugiardi e mistificatori, che andavano affermando il loro impegno a costo zero nell’interesse pubblico, hanno dato incarico a 2 geometri quali consulenti con incarico di ‘responsabile di cantiere’ a De Cristofaro Giovanni, quale consulente ‘responsabile di produzione, di magazzino nonché responsabile di sicurezza, prevenzione e protezione’, attivista ed iscritto all’Udc, e a Castiglione Salvatore, esponente, attivista e iscritto al partito di Alleanza Nazionale. Entrambi i partiti sostenevano e sostengono il sindaco Di Santo. E’ interessante notare che l’incarico va dal 17/07/08 al 16/07/2011, ovvero la durata dell’incarico di De Cristofaro è pari alla durata dell’incarico dello stesso amministratore unico Bortone, suo sodale politico. Si ribadisce che il presidente della società pubblica è il segretario dell’Udc, partito al quale da pochi giorni hanno aderito lo stesso sindaco, tre assessori ed alcuni consiglieri provenienti dello Sdi e dall’Udeur. Quasi come a chiudere, e nelle favolesi usa così, all’insegna del ‘vissero tutti felici e contenti’. Entrambi i geometri sono pagati con 500 euro mensili al netto di spese e tasse. Cioè costano alla comunità oltre 20mila euro ciascuno e non abbiamo aggiunto il costo del segretario dell’Udc. Altro che costo zero. Lasciamo ai cittadini giudicare”.

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