Napoli. Il grido si è sentito forte, il messaggio è chiarissimo: a Chiaiano un’altra discarica non si può e non si deve fare.
In cinquemila hanno sfilato in corteo per opporsi all’ipotesi di un nuovo invaso in una delle cave del Parco delle Colline.
E’ iniziata la “Primavera di Chiaiano”: in tanti hanno rispostoall’appello della Rete Commons. Comitati, movimenti, associazioni, parrocchie, interi istituti scolastici, forze politiche, rappresentati delle amministrazioni locali e singoli cittadini.
Nessuno è mancato all’appuntamento per chiarire, con fermezza, che questo territorio è stato già marchiato a fuoco, già martoriato dall’invaso di Cava del Poligono (chiuso dopo lunghe e difficili battaglie), realizzato e gestito con la mano della camorra (17 gli arresti scattati questo mese, alla fine di un’inchiesta che ufficializza una verità denunciata da anni dalla cittadinanza attiva).
Insieme ai comitati di Chiaiano, sfilano anche quelli di Giugliano: la lotta è unica contro tutto il piano discariche che prevede la costruzione di un invaso anche in località Masseria Monticelli.
Un corteo pieno di cartelli colorati, tantissimi i bambini che hanno partecipato. Un territorio che ha risposto nella sua totalità memore degli enormi disagi creati dalla discarica di cava del Poligono: miasmi insopportabili, geyser di percolato e un impatto sulla salute che la gente ormai tocca con mano, vive sulla propria pelle, nonostante, ufficialmente, manchino ancora “le evidenze scientifiche”.
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