Aversa – Perché denunciare pubblicamente quello che potrebbe essere stato solo un errore legato al caos creato dalla necessità di comporre liste all’ultima ora?
Se la volontà dell’ex consigliere comunale ed ex parlamentare Paolo Santulli era quella di far parte della coalizione di centrosinistra ed essere inserito nella lista del Partito Democratico, come desiderava ed aveva concordato con Marco Villano, per poi essere inserito nella lista “Villano Sindaco”, non dovrebbe fare differenza perché il suo apporto all’eventuale vittoria e alla conseguente realizzazione dei programmi comuni sarebbe sempre importante e sempre numericamente, in termini di preferenze, uguale.
A meno che denunciare l’errore non sia stato un metodo per prendere le distanze in caso di insuccesso del centrosinistra o un modo per favorire altre coalizioni perché le parole introduttive alla conferenza lette da un documento preparato appositamente da Vincenzo D’Agostino, presidente del movimento Osservatorio Politico Libero Sociale, lasciano spazio anche a questo tipo di domanda.
Domanda che, per dirla tutta, abbiamo posto a D’Agostino ottenendo solo un ‘no comment’ incomprensibile dopo aver letto la nota con tanta foga, parlando anche di “cazzimma”. Fermato da Santulli, il preside ha ironizzato: “Cosa ho detto? C’hanno scritto anche un libro…il ‘De vulgari cazzimma'”.