La Piana del Dragone: a rischio l’acqua potabile di Campania e Puglia

di Redazione

 Avellino. Il bacino idrogeologico della Piana del Dragone è fondamentale per l’approvvigionamento idrico di Campania e Puglia, ma fino a quando il delicato ecosistema riuscirà ad attenuare e impedire la trasmissione dei fattori inquinanti alle sorgenti dei più importanti acquedotti meridionali?

Il 17 maggio alle ore 16.30 a Volturara Irpina (Avellino) il costituendo Forum Ambientale dell’Appennino, libera e apartitica aggregazione di associazioni e comitati, in collaborazione con il Comune e con il supporto di L’Albero Vagabondo, Comitato Tutela Fiume Calore, Comitato no petrolio Alta Irpinia e la partecipazione di Le Aquile, Gesio, Misericordia e Pro Loco presenterà i risultati del report “Bacino idrogeologico della Piana del Dragone. Inquinamento, centri di pericolo, ipotesi, proposte, soluzioni”, consultabile da inizio maggio nella sezione documenti del sito www.forumambientale.org.

Sintetizzando i centri di pericolo individuati in uno dei bacini idrici più grandi dell’Appennino meridionale sono i seguenti: acque reflue domestiche non depurate scaricate nella Piana; depuratore comunale non adeguato; discariche comunali in esercizio fino agli anni ‘80 tombate e micro discariche illegali di rifiuti urbani e speciali nell’intero bacino idrico della Piana del Dragone; valloni e torrenti veicoli di rifiuti e altri materiali; stato del canale di adduzione, vasca e inghiottitoio della Bocca del Dragone; carico inquinante delle attività agricole e zootecniche; incuria e disinteresse sociale.

L’appuntamento è alle 16.00 con la visita guidata al Museo etnografico e alle 16.30 nell’Aula Consiliare del Comune dove, dopo i saluti del Sindaco Marino Sarno, sarà proiettato il TG Good News 2015 realizzato dagli studenti del Suor Orsola Benincasa con il Web Magazine Padiglione Italia-Expo 2015. Seguiranno gli interventi di Giovanni De Feo, dell’Università di Salerno, Sabino Aquino, geologo, Virginiano Spiniello, docente di marketing ecologico, Giuseppe Liotti, geologo, che hanno contribuito al report insieme a Massimo Civita del Politecnico di Torino e Franco Ortolani della Federico II di Napoli.

Sono invitati a partecipare al “Call to action” che seguirà, moderato da Vincenzo di Micco, di Prima Tivvù, sulla quale andrà in onda, associazioni, comitati di base e gli enti direttamente interessati, in particolare i dodici comuni che fanno parte del bacino idrico – Cassano Irpino, Castelvetere sul Calore, Chiusano, Montella, Montemarano, Salza Irpina, Santa Lucia di Serino, San Michele di Serino, Santo Stefano del Sole, Serino, Sorbo Serpico, Volturara Irpina – il Settore Ambiente della Regione Campania, l’Arin di Napoli, l’Alto Calore, l’Ato Calore, l’Acquedotto Pugliese, l’Arpac, il Genio Civile, lo Stapa Cepica, il Parco Regionale dei Monti Picentini, la Provincia, la Comunità montana Terminio Cervialto, tutti gli ordini professionali interessati.

L’obiettivo dell’incontro è ottenere una risposta individuale e non una generica disponibilità all’azione chiedendo a ciascun ente, in via ufficiale, anche attraverso una testimonianza scritta da mettere agli atti del convegno, quali sono le azioni che intende portare avanti in merito ai centri di pericolo di sua competenza individuati.

Il territorio potrebbe cambiare paradigma di sviluppo, ottenere il riconoscimento di un’Area MAB Unesco o creare un Biodistretto basato su turismo e agricoltura sostenibile e meccanismi di controllo e tutela ambientale, ma solo dopo una effettiva identificazione e verifica delle problematiche e una ricognizione delle volontà si potrà invertire l’attuale dispersione di risorse e creare rete attraverso processi condivisi, un agire collettivo scevro di egoismi, personalismi, strumentalizzazioni elettoralistiche pianificando, finalmente a livello partecipativo e non intervenendo con decisioni prese dall’alto o da chi non conosce il territorio, la prossima programmazione dei fondi comunitari.

Il workshop rientra all’interno del programma “Restart! Recupera e Riabita: ripartiamo dalle risorse naturali e i borghi dell’Appennino” e prosegue il 31 maggio nell’Albergo diffuso Borgo di Castelvetere con il patrocinio dell’Archivio Storico Cgil di Avellino. Con Alessandro Iacuelli, scrittore e attivista, ed Andrea Piermarocchi, del gruppo di ricerca dell’Università di Teramo di Enzo Di Salvatore si lancerà un piano per la mappatura delle micro discariche e la bonifica montana dell’Appennino meridionale, partendo dai Picentini e invitando i comitati e associazioni di base a portare la propria testimonianza nello Speakers corner finale.

Aprirà la giornata Irpinia Trekking che proporrà in mattinata un’escursione sul Monte Tuoro, mentre Agostino della Gatta di Irpinia Turismo interverrà in apertura dei lavori nel pomeriggio sull’esperimento dell’Albergo diffuso Borgo di Castelvetere. Il percorso terminerà a Cairano nel solstizio d’estate in occasione di Cairano 7X.

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