SANTARPINO. Per il gruppo consiliare del Pd, nel corso della seduta consiliare di mercoledì sera, l’Amministrazione ha mostrato la faccia dell’arroganza e dell’assoluto dispregio per tutto quello che è confronto, democrazia e rispetto delle regole.
Un Consiglio con importanti provvedimenti in discussione, continuano i democratici ma svuotato di ogni autentica partecipazione dalle decisioni già assunte dalla Giunta e portate all’attenzione dei consigliere solo per un semplice voto di ratifica. Nessuna possibilità, con tale sistema, è dato ai consiglieri di poter incidere e contribuire attivamente sulle scelte decisive che riguardano lo sviluppo del Paese e forte è il sospetto che tale scelta obbedisca anche alla volontà di impedire alla minoranza l’esercizio democratico e completo del proprio ruolo di vigilanza e controllo. E che questo sia più di un sospetto è dimostrato dal fatto che già l’anno scorso l’attuale Amministrazione ricorse all’approvazione dell’assestamento di bilancio, un atto importante e fondamentale nella gestione economico-contabile, mediante la Giunta con i poteri del Consiglio. Altro che disponibilità al confronto.
Questa maggioranza incalza il Pd è sistematicamente, in tutte le sue azioni, la negazione assoluta della democrazia. Nega in continuazione la piazza per consentire all’opposizione di informare i cittadini, fa continuo ostruzionismo in Consiglio affinché siano sempre più ristretti gli spazi di intervento, ha eliminato la registrazione delle sedute del Consiglio, è reticente nel rendere trasparente gli atti e consentirne l’accesso. Siamo stati costretti a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale per avere il riconoscimento di un nostro diritto. Questo comportamento si spiega poiché si sottraggono al confronto per evitare brutte figure e conferma della loro assoluta incapacità. Dimostrazione concreta: il provvedimento per il parcheggio dietro al Palazzo Ducale, sul quale, dopo un anno, sono stati costretti a fare marcia indietro ripresentandolo in Consiglio con una drastica riduzione di posti auto da 31 a 21, a dimostrazione dell’assoluta inesistenza di un reale interesse pubblico e in palese violazione di norme e leggi.
Infine, concludono i democratici il sistematico, ricorrente comportamento di negazione degli spazi di confronto, riducendo perfino le Commissioni consiliari ad inutile orpello regolamentare, dal momento che importanti atti riguardanti la vita amministrativa sono regolarmente sottratti ai relativi pareri delle competenti commissioni consiliari.