Calcio, arbitraggi discutibili: il presidente Francesco Capone si dimette

di Redazione

Francesco CaponeSANT’ARPINO. Nei migliori gialli che si rispettino, tre indizi costituiscono una prova. Due rigori non concessi e gol irregolare subito contro il Cellole, …

… il gol in fuorigioco contro il Capua e dulcis in fundo, il rigore concesso al Carano viziato da posizione irregolare di un giocatore locale due metri in fuorigioco. L’Asd Città di Sant’Arpino Calcio è sotto tiro. Per imbastire un processo che si rispetti servono prove inequivocabili, su questo non ci piove. La difesa del sodalizio santarpinese in questi ultime settimane ne ha raccolte una caterva, e ciò fa pensare che è in atto un accanimento ai danni del gruppo sportivo di Sant’Arpino.

In seguito ai continui danni arrecati alla squadra dalle censurabili direzioni arbitrali perpetrate sin dall’inizio di campionato, il presidente Francesco Capone, ha rassegnato le dimissioni, al suo posto gli succede Giuseppe Angelino. Un segnale forte di protesta che vuole far arrivare più in alto possibile il proprio grido di ragione.

“Lascio la società con la morte nel cuore. – dice Capone – E’ un dolore immenso per me farmi da parte in un progetto che ho visto nascere e guidare come se fosse un bambino nei primi passi. Tuttavia, ritengo che una presa di posizione sia doverosa. Questo è il mio modo civile di protestare verso un sistema a noi ostile. E’ quanto meno curioso come nei momenti fondamentali della stagione (Cellole e Virtus Carano) siamo incappati in due conduzioni arbitrali assai discutibili. La Virtus Carano è una squadra ben attrezzata, questo è fuori discussione, inoltre colgo l’occasione per ringraziare la società per l’ospitalità ricevuta sabato scorso. In ogni caso, una domanda mi sorge spontanea, com’è possibile che il Carano nelle ultime uscite di campionato abbia conseguito risultati importanti grazie a ben quatto calci di rigore consecutivi? Dati statistici inequivocabili che fanno riflettere soprattutto all’indomani della sfida contro il Cellole. Qualcosa sta accadendo sotto i nostri occhi. Io non ci sto e mi faccio da parte. L’Asd Città di Sant’Arpino chiede giustizia, la città di Sant’Arpino merita rispetto”.

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