Casal di Principe – Un tuffo nella normalità. Dopo quasi tre anni di chiusura, venerdì 10 giugno ha riaperto, a Casal di Principe, la piscina comunale. Madrina d’eccezione, l’assessore regionale alla Sport, all’Istruzione e alle Politiche sociali, Lucia Fortini. Dall’impianto di via Vaticale, la delegata della giunta De Luca si è poi spostata all’istituto “Santo Spirito” e a “Casa Lorena” per un mini tour tra gli studenti del territorio e gli operatori del terzo settore.
«Torno a Napoli – ha rivelato la Fortini – arricchita da un’esperienza umana straordinaria. In questa terra meravigliosa, troppo spesso mortificata dal pregiudizio, ho conosciuto i veri casalesi. Promuovere lo sport e sostenere la scuola sono il miglior modo di fare politiche sociali».
Alla festa di riapertura, Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, Renato Natale, sindaco della città, Ludovico Coronella, assessore allo sport, Sante Marsili, celebre volto della “Sporting Olimpia”, Michele De Simone, presidente del Coni Caserta, Cosimo Sibilia, presidente del Coni Campania, Nicola Tamburrino, sindaco di Villa Literno, il colonnello Gianfranco Scafuri, capo del comando provinciale dei carabinieri, e tanti altri.
«La piscina – ha spiegato il sindaco Natale fu chiuso nel 2013 dall’allora commissione prefettizia, dopo la relazione dell’Arpa Campania sull’inquinamento di gran parte della falda acquifera del territorio comunale». La relazione ebbe modo di constatare che il pozzo artesiano dell’impianto non presentava inquinanti; tuttavia, per ragioni di opportunità e di prudenza, ne fu decisa la chiusura, giacché il divieto di utilizzo della falda era per qualsiasi uso.
«Nel mese di marzo – ha aggiunto Natale –, il Comune ha ultimato l’allacciamento alla rete idrica, realizzando una condotta di 2 chilometri che darà acqua all’intera zona». L’intervento è costato 180mila euro, soldi che l’ente ha saputo recuperare da economie proprie e dagli oneri di urbanizzazione. «Avremmo riaperto i battenti molto prima – ha rivelato il sindaco –, ma il cantiere e i lavori sono stati funestati da lungaggini burocratiche e da traversie giudiziarie».
A completare l’opera ci ha pensato l’“Olimpia”, con il ripristino dell’impianto e degli spogliatoi, oggetto di una serie di incursioni vandaliche. La piscina fu realizzata dal consorzio Agrorinasce, nell’anno 2000, con fondi del Ministero dell’Interno, e assegnata in gestione all’associazione della famiglia Marsili dal 2002. « È stata – ha ricordato Allucci – la prima struttura sportiva che Agrorinasce ha realizzato».
La riapertura della piscina è coincisa con il lancio del progetto per l’avvio allo sport di cento bambini “Nuotando Crescendo”, promosso dal Comune e dall’assessorato allo Sport e alle Politiche giovanili, in collaborazione con Agrorinasce e l’“Olimpia” e con il patrocinio di Unicef Campania. «La scelta del nuoto – ha spiegato Coronella – nasce dalla consapevolezza che questa disciplina consente di esercitare in assoluta libertà ogni parte del proprio corpo, fondamentale per bambini e ragazzi. Grazie al corso non solo impareranno a non avere paura dell’acqua, a galleggiare, a nuotare, ma impareranno a relazionarsi con ambienti, spazi, situazioni e persone nuove per una diversa e migliore percezione di loro stessi».
«Il Coni è di casa a Casal di Principe – ha affermato Sibilia – e ritorniamo sempre volentieri». La visita in città della Fortini è proseguita all’Istituto comprensivo “Spirito Santo” di Casale, realizzato su due beni confiscati alla camorra, con un incontro con i dirigenti scolastici degli istituti presenti nel comprensorio di Agrorinasce per la presentazione del bando “Scuola viva”.
Mentre, alle 13, è stata al centro di accoglienza per le donne vittime di violenza “Casa Lorena”, realizzato su un altro bene confiscato alla camorra, per un confronto ristretto con Lella Palladino e le organizzazioni del terzo settore che gestiscono i beni confiscati alla camorra nel comprensorio di Agrorinasce, per conoscere l’impegno profuso per il benessere di molte categorie svantaggiate.
La mattinata si è conclusa alle 14 con un pranzo sociale al ristorante NCO, all’interno del centro “Don Milani” per l’avviamento al lavoro artigianale delle persone svantaggiate di Casal di Principe, altro bene sottratto alla criminalità e destinato a un uso sociale e produttivo.