Virginia Raggi, il (quasi ex) marito le scrive: “Ce l’hai fatta, ma mi manchi da morire”

di Redazione

“Ciao! Sei il primo sindaco donna della storia di Roma! Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato:) Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità”. Sono queste le prime parole che Andrea Severini dedica alla moglie Virginia Raggi, neoeletta primo cittadino della Capitale. Di fatto i due sono separati di fatto, come lei stessa ha raccontato al settimanale “Oggi”.

Dal suo blog “il quarantenne appassionato di ambiente, politica, trasporto sostenibile e consumo critico” – come si definisce lui stesso – ripercorre tutto il percorso che ha portato la consorte in Campidoglio: “Da quel tavolino, acquistato per fare il primo infopoint in via Battistini per il referendum sull’acqua e sul nucleare, ne è passato di tempo. Quanto tempo passato insieme a parlare di Roma? dei gruppi d’acquisto solidale? del movimento? Dei problemi da risolvere, delle possibili soluzioni? Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l’avresti fatta? Così è stato!”.

E poi continua: “Volevo ringraziarti per la determinazione e la capacità di ascolto che hai dimostrato in questi anni. Sei stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa più importante, la loro fiducia! I partiti hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti, hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale a loro.Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita. Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione. Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano”.

Loda la moglie e fa un’analisi dei motivi che hanno determinato l’exploit del M5s nelle urne: “I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l’acqua. L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te. I tuoi occhi parlano. Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina. Grazie!! Non smetterò mai di ringraziarti”.

E non dimentica di parlare del Movimento Cinque Stelle: “Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un’unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica. Ora tocca a noi, agiamo come una squadra coesa e compatta, dobbiamo ripagare la fiducia dei romani con un impegno giornaliero senza eguali, non possiamo tradire la loro fiducia. Faccio anche un appello a tutte le persone che lavoreranno con te, dico loro di ricordarsi sempre che siamo entrati con una missione ben precisa: restituire ai cittadini quello che gli è stato tolto da troppo tempo, la dignità di essere romani e cittadini europei. Non tradite mai quello che le persone vi hanno dato. Subiremo in questi cinque anni attacchi e calunnie ma noi siamo una comunità lo diciamo sempre, la comunità di persone che vogliono cambiare questo paese! Concludo dicendoti che finora è stata dura, adesso lo sarà ancora più, ma noi non mollero mai ed è difficile vincere contro chi non molla! Grazie anche a tutte le persone che per la prima volta hanno avuto il coRAGGIo di cambiare”.

Le ultime parole di Andrea Severini sono per la quasi ex moglie Virginia Raggi e non per il neo sindaco: “Ah, una cosa ancora, mi manchi da morire, tuo marito, Andrea”.

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