Aversa – Avvenuta giovedì mattina la verifica straordinaria di cassa del Comune di Aversa. Si tratta di un atto di formale passaggio di consegna da parte del commissario prefettizio, Mario Rosario Ruffo, al neo sindaco di Enrico de Cristofaro. Presenti il direttore del Banco di Napoli (tesoriere del Comune di Aversa), il segretario generale del Comune, Anna di Ronza, il dirigente dell’area finanziaria, Claudio Pirone, e il Collegio dei Revisori dei Conti.
La situazione finanziaria dell’Ente, al 21 giugno – data di insediamento del sindaco de Cristofaro – presentava un saldo di Cassa di fatto positivo di circa 3milioni di euro (per la precisione 3 milioni e 107.068,91 euro). Non risultano anticipazioni da parte del Tesoriere.
“Avvierò sin da subito – ha detto il sindaco de Cristofaro – un attento monitoraggio sugli impegni già assunti dall’Ente, su eventuali esposizioni debitorie già maturate ed in attesa di definizione in Ragioneria nonché sull’esistenza di eventuali debiti fuori bilancio (di cui tanto si è parlato in questo ultimo periodo così come da relazione di fine mandato della precedente amministrazione e per i quali, al momento, non si ha riscontro di avvenuto riconoscimento e finanziamento) da regolarizzare e finanziare”.
L’attuale consistenza di Cassa non può essere sufficiente a fare fronte alle esigenze di spesa dell’Amministrazione comunale anche in considerazione di costi fissi considerevoli ai quali l’Ente comunale non può sottrarsi (si considerino il costo del personale dipendente, il costo per il servizio di igiene pubblica, la rata da liquidare per interessi e mutui alla Cassa depositi e prestiti).
Per questo, nell’intento di non incidere ulteriormente sulla pressione fiscale locale, l’Amministrazione comunale dovrà dare un impulso alle Entrate, aumentando la percentuale di riscossione dei tributi locali, dovrà provvedere ad emettere i ruoli per il saldo Tari 2015 e l’intero ruolo 2016. Si dovrà verificare l’effettiva situazione dei canoni idrici nonché quelli derivanti dal settore cimitero. Anche se ormai già ridotta, a seguito di interventi anche strutturali della passata amministrazione, si dovrà continuare a monitorare la spesa pubblica cercando ulteriori contenimenti senza però intaccare i servizi ai cittadini.