SANTARPINO. Allindomani dellultima seduta del consiglio comunale e delle critiche del Pd, arriva la replica del gruppo di Alleanza Democratica, che sostiene la maggioranza guidata dal sindaco Eugenio Di Santo.
Il Partito Democratico – si legge in una nota – ha perso ancora una volta loccasione per tacere, dimostrando poca propensione e rispetto per le istituzioni democratiche. Nel consiglio comunale dei giorni scorsi erano in discussione due soli argomenti, ma il solito duo Del Prete-Savoia, che tende sempre alla provocazione con accenni alla rissa, si è esibito nei consueti numeri da circo di serie C. Il sempre scintillante Elpidio Del Prete ha perfino affermato che tutte le leggi ed i regolamenti richiamati nella delibera per la nomina dei revisori dei conti dovevano essere messi a disposizione dei consiglieri comunali. Seguendo questa assurda proposta, conosciuta solo da Del Prete e company, ogni delibera di qualsiasi comune italiano dovrebbe essere una piccola Treccani. Savoia poi, in stile Commissario Lo Gatto (non ce ne voglia Lino Banfi), ha intrattenuto i pochi infreddoliti cittadini presenti, nella più bassa e becera polemica mai vista nella sala consiliare di SantArpino, circa la presenza o meno durante una votazione di un consigliere comunale di maggioranza. I dati politici, mai abbastanza citati, sono altri: la minoranza dopo quasi due anni di amministrazione ha perso per strada due consiglieri comunali, passando da sette a cinque, questo significa che lo sballato modo di fare opposizione oltre a non scalfire la maggioranza, ha visto impoverirsi il proprio consenso elettorale. In questo fallimento totale, il Pd non trova di meglio che attaccare un autentico galantuomo, quale è il Presidente del Consiglio, Antonio Guarino, che gode dellappoggio incondizionato della maggioranza e tra le altre cose, nella conduzione dei lavori del consiglio comunale ha spesso a che fare con consiglieri di minoranza che di frequente perdono la brocca e si lasciano andare ad insulti e minacce di passare alle vie di fatto. Nel merito delle contestazioni, la minoranza ha nostalgia di quando spadroneggiava sul comune di SantArpino, facendo come si suole di quattro uova in un piatto, nominando con cosiddetti scambi di prigionieri tra vari comuni, consulenti e professionisti. Nel caso il Pd negasse, possiamo fornire nomi, dati e circostanze in nostro possesso che avvalorino questo squallido mercimonio di incarichi.
Per questi motivi – conclude Alleanza Democratica – invitiamo il Partito Democratico a stare ai problemi e non inventarsi inutili e fantascientifici nemici che al contrario godono della nostra massima stima e fiducia.