Ore decisive per il futuro del Monte dei Paschi di Siena. Martedì il titolo dell’istituto di credito è nuovamente crollato a Piazza Affari, cedendo il 19,4%. La Consob è intervenuta vietando le vendite allo scoperto per la giornata di mercoledì mentre il Tesoro starebbe mettendo a punto uno scudo in due fasi per salvare l’istituto. Mercati fiduciosi: il titolo corre in Borsa.
Il Tesoro punta a ottenere il benestare della Commissione Ue sfruttando lederoghe previste per i casi di rischio sistemico e l’allentamento delle ferree regole dopo la Brexit.
Il progetto prevede, secondo quanto si apprende, la cessione a un nuovo fondo, capitalizzato con circa 5 miliardi, di parte dei 47 miliardi di crediti deteriorati. Le perdite che ne deriveranno, inevitabili visto che la cessione non potrà che avvenire a prezzi scontati, saranno poi coperte con un nuovo aumento di capitale, il terzo in cinque anni. A questo punto entraranno in scena i 150 miliardi di liquidità di garanzia oggetto del via libera della Ue all’Italia.
“Siamo pronti a intervenire sul settore bancario, se sarà necessario. Sulle modalità dipenderà dalle richieste italiane”. Lo ha detto il neo commissario Ue ai Servizi finanziari, Valdis Dombrovskis. “Siamo consapevoli delle difficoltà attuali delle banche italiane: la bassa redditività e le grandi sofferenze hanno messo sotto pressione gli istituti di credito sui mercati”, ha aggiunto il politico lettone intervenendo all’Europarlamento.
Dombrovskis ha poi parlato esplicitamente di ricapitalizzazioni. “Quando applichiamo le regole dobbiamo applicarle nel loro insieme: per quanto riguarda le ricapitalizzazioni possono essere possibile se sono soddisfatte tutte le condizioni”. E ha poi precisato: “Non posso entrare nel merito della situazione di una banca come Mps, ma ricordo che sinora, riguardo al settore bancario in generale, sono stati intrapresi passi in stretta collaborazione con le autorità italiane. Quanto al tema degli aiuti di Stato è maggiore competenza della Commissaria Vestager, ma lavoriamo assieme nell’avere una soluzione attuabile. Finora ce l’abbiamo fatta, penso al Fondo Atlante. E ora continuiamo a lavorare con lo stesso spirito”.