FoQus, Grasso e Orlando inaugurano il centro culturale ai Quartieri Spagnoli

di Redazione

 Napoli. Ci sono le aule, ma ci saranno anche spazi dedicati ad un museo di Scienza. Si faranno corsi sulla risata, ma anche di musica con strumenti regalati da Gino Paoli. E, poi, ‘lezioni’ con il pugile campione olimpico Patrizio Oliva nonché una ‘scuola’ per i più adulti.

Benvenuti a Foqus, progetto di rigenerazione urbana nato nel cuore di Napoli, nei Quartieri Spagnoli, a Napoli. Oggi l’inaugurazione alla presenza, tra gli altri, del presidente del Senato, Piero Grasso, e del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

In un complesso di 6mila metri quadrati, parte del convento fondato nel 1560 dalla gentildonna napoletana Maria Ilaria D’Apuzzo, l’obiettivo è sperimentare un diverso modo di intendere le politiche sociali.

Niente soldi pubblici, tanto per iniziare, ma solo rette e imprese private. La nuova fondazione, che nasce nel grande edificio dell’Istituto Montecalvario, in via Portacarrese, è stata ideata dall’ex assessore regionale Rachele Furfaro, che la presiede, e che ne ha affidato la direzione a Renato Quaglia, ex direttore della Biennale di Venezia e colui con il quale la stessa Furfaro creò il Napoli Teatro Festival Italia.

“Dobbiamo far uscire i Quartieri spagnoli dal ghetto dove si trova”, ha detto la Furfaro. E si cercherà di farlo con Le Pleiadi, asilo nido, la scuola dell’infanzia e quella primaria, Montelibraio, libreria per ragazzi ma anche con l’Orchestra sinfonica dei Quartieri spagnoli, l’Università delle Libertà di Napoli, il Centro l’Arte della felicità.

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Non solo, apriranno nel gennaio 2015 botteghe di mestiere Alcott e Carpisa, l’Accademia di Belle Arti, alta formazione artistica, tra l’altro. “È con grande piacere che ho accolto l’invito a partecipare all’inaugurazione, per molte ragioni – ha sottolineato il presidente del Senato, Grasso – La prima è perché il progetto mi è sembrato subito ambizioso, un laboratorio di collaborazione tra pubblico e privato in linea con le sperimentazioni europee più avanzate e che potrà costituire una buona pratica da replicare in altre zone del Paese. La seconda è perché ritengo che Napoli meriti una considerazione diversa e migliore nel racconto che se ne fa in televisione e sui giornali. La terza è perché, in un momento difficile sia a livello economico che sociale e culturale inaugurare uno spazio come questo significa dare dimostrazione di impegno e di speranza, le due cose di cui abbiamo davvero più bisogno. Per uscire da questa crisi occorre una visione di medio-lungo periodo, alla quale noi non siamo più abituati e che qui invece mi sembra abbia guidato la progettazione di Foqus”.

Una risorsa, Foqus, lo è anche per il Guardasigilli, Andrea Orlando. Una risorsa che va oltre e in qualche modo cancella quei troppi luoghi comuni che «condannano la gente sana”.

Una “idea innovativa di welfare alla quale va tutto il nostro sostegno”. “È un progetto importante con una grandissima visione – ha commentato Ivan Lo Bello di Confindustria – e il fatto che sia qui nei Quartieri spagnoli è un ulteriore elemento positivo. Iniziative di questo genere sono fondamentali qui a Napoli e in tante altre città del sud del nostro Paese”.

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