SANTARPINO. Sarà presentato domenica mattina, alle ore 10.30, nella sala convegni sita al piano terra del Palazzo Ducale Sanchez de Luna il libro SantArpino si racconta della professoressa Assunta Rocco Iannucci.
Il testo della docente di storia e filosofia sarà illustrato nel corso di un incontro organizzato dalla Pro Loco del comune atellano e patrocinato dallamministrazione comunale del centro alle porte di Aversa. Lappuntamento, che sarà moderato dallex sindaco e Presidente Onorario della Pro Loco, Giuseppe DellAversana, vedrà la partecipazione, oltre che dellautrice, del Presidente del sodalizio di Via Marconi, Aldo Pezzella, del sindaco Eugenio Di Santo, dellassessore alla cultura Giuseppe Lettera e di numerosi docenti ed esperti di storia locale.
Come ha brillantemente illustrato il professor Felice Coppola nella presentazione del libro questo testo di Assunta Rocco Iannucci è una sorta di riflessione antropologica sui luoghi della sua vita ed ha come principale merito quello di riportare alla luce, attraverso toni materni e confidenziali, proprio dellAutrice, sapori ed emozioni di un tempo passato ormai completamente perduti o trascurati. Il lettore, infatti, nellaccostarsi a queste pagine, tra laltro agili e snelle, ha limpressione di trovare se stesso, specialmente se vissuto in un contesto semplice ed umile, in una dimensione più intima e familiare. Ed è per questo che il borgo di SantArpino perde i proprio confini territoriali e diventa paese universale, senza tempo e caratteristiche, ma luogo di memorie e di ritrovo.
Dal canto proprio lautrice rimarca come il tempo che ci mette in condizione di crescere, apparentemente lento durante la giovinezza, poi fugace e tiranno nella maturità, è artefice di questa riflessione di leopardiana memoria. Il pensiero del passato mi riporta al presente, in maniera più consapevole portandomi appresso volti, voci, luoghi ed odori familiari che hanno accompagnato la mia vita. Il ricordare è indispensabile perché grazie ad esso si conservano usi, costumi, precetti morali e religiosi. Nel mio lavoro- chiosa la Rocco- mi soffermo col pensiero e le immagini che hanno arricchito la vita del mio paese, mi corrono veloci davanti agli occhi. SantArpino prende vita ed inizia a raccontarsi al punto tale da farmi rivivere la cultura, la politica, lambiente socio economico e lessenza di un periodo della sua storia.