Carinaro – E’ bastato un normale incontro popolare presso le strade del Rione Cimitero, ove si discuteva dell’Isola Ecologica e di questioni ambientali, per dare l’occasione alla solita assessora di irrompere nel dibattito secondo i suoi consueti toni livorosi ed ingiuriosi.
A guardare bene, in quella assemblea ci fu chi tentò di dimostrare, con argomenti appropriati, che l’isola ecologica poteva essere anche un pessimo affare per il paese, visto che il sistema di raccolta porta-porta, messo in campo anni or sono, assicurava già ottime percentuali di raccolta differenziata, e di evidenziare che i pesanti costi di realizzazione e di gestione dell’opera, che entrano a far parte della Tari, avrebbero inevitabilmente aggravato il peso della tassa stessa.
Io, invece, senza minimamente toccare l’assessora, mi ero limitato ad invitare l’Amministrazione a verificare la praticabilità di altre diverse localizzazioni, che pur ci sono, meno costose e più rispettose della sacralità dei luoghi cimiteriali e soprattutto della dignità degli abitanti del Rione.
Ci fu addirittura chi propose l’indizione di un referendum, strumento previsto dal nostro statuto comunale, per decidere in modo democratico e partecipato, l’opportunità dell’opera ed, eventualmente, la scelta del sito.
Insomma, un incontro nel quale non ci fu nessuna offesa personale per chicchessia, ma soltanto critiche politiche al modo in cui l’Amministrazione affronta i temi dell’ambiente ed anche alcune costruttive proposte, senza neppure strumentalizzare la rabbia di molte donne del luogo, inferocite per il modo in cui l’Amministrazione sta trattando gli abitanti di quel Rione.
Argomenti che non giustificavano in alcun modo la volgare replica dell’assessora, condita da non poche offese personali, contro chi aveva osato prendere parola! Non è la prima volta che gli interventi dell’assessora, nati dalla sua frenesia di fare la “Pierina della classe”, finiscono col procurarle un effetto boomerang.
Avrei mille ragioni per replicare alle sue blaterazioni ed ai suoi consueti attacchi alla mia persona, ma cosa volete che dica ad una persona che non perde occasione per “sputare nel piatto dove ha mangiato” e per parlar male delle stesse Amministrazioni di cui ha fatto per lungo tempo parte, condividendone sempre scelte e decisioni, e dalle quali si allontanò per il solo fatto di non veder realizzati suoi interessi personali e quelli di suoi stretti parenti?
Non posso, però, non esprimere a chiare lettere il mio disgusto per le offese rivolte a Marco Eramo, un giovane colto e seriamente impegnato nelle battaglie civili a difesa del territorio (Comitato Terra dei fuochi).
Un rappresentante delle istituzioni, per giunta donna ed insegnante, a critiche politiche dovrebbe rispondere soltanto con ragionamenti politici, soprattutto quando il suo interlocutore è un giovane! L’inquietudine ed il nervosismo della signora nascono probabilmente dal fatto che, a distanza di due anni, i risultati del suo assessorato sono pari a zero.
Sul versante ambientale, tutti si sono accorti che le condizioni generali ambientali del paese sono arrivate al limite della tollerabilità. In questa materia non basta partecipare alle riunioni e fare la bella statuina; occorre invece avere idee, avanzare proposte, saper costruire un ruolo di coordinamento tra i Comuni vicini e garantire una continua presenza fisica sui problemi che sono davanti.
Negli anni 2009-2014, anni della mia seconda sindacatura, Carinaro divenne il centro pilota tra tutti Comuni aversani nella discussione sulla gestione e riorganizzazione dei servizio sui rifiuti. Ed inoltre mi alternavo con l’assessore Moretti nei controlli notturni per far sentire agli operatori ecologici il fiato di un’Amministrazione che pretendeva un corretto espletamento del servizio. Anche per questo continuo stare sui problemi, unitamente ad buon modello organizzativo della raccolta e alla disponibilità della gente, Carinaro non ha mai conosciuto alcun giorno di crisi, neppure nei momenti di grave emergenza rifiuti.
Inoltre, i problemi relativi alle industrie insalubri, all’Ecotransider ed altre Aziende pericolose ed inquinanti esistenti sul territorio industriale, sono tutti fermi al palo e perciò irrisolti.
In quanto, poi, all’altra delega affidata alla signora, quella delle attività produttive e delle questioni occupazionali, in due anni resta solo lo sbiadito ricordo dello Sportello lavoro, iniziativa fumosa, sterile e completamente inidonea a recuperare nuovi posti di lavoro per i giovani del paese.
Al cospetto di questo impietoso bilancio, a cosa serve starnazzare? Zero anche se moltiplicato per dieci fa sempre zero! La signora, invece, riapra le porte del Palazzo (il cui uso è stato addirittura limitato ai cittadini), scenda tra la gente, non impedisca assemblee e consigli comunali aperti, dia la parola ai cittadini, contribuisca cioè, come ha promesso in campagna elettorale, a favorire la democrazia e la partecipazione.
Non abbia paura di confrontarsi pubblicamente: tutt’al più raccoglierà quanto seminato. Anzi, mi permetto di farle una proposta: nel caso tema il confronto, potrà anche farsi accompagnare dall’ingegner Ferriello, funzionario lautamente pagato dalle tasche dei cittadini, capitato a Carinaro chissà per quali oscure ragioni che nessuno fino ad ora ha mai spiegato, come era doveroso fare in quanto al Comune già c’era un dirigente tecnico, mentre ora ne paghiamo due.
Tanto, tutti hanno capito dai resoconti consiliari che Ferriello è pagato per fare anche il decimo consigliere della maggioranza. (E fosse solo questo…!). La presenza di Ferriello, del quale tra l’altro su Internet si dice un gran bene…, sarà sicuramente una buona occasione per fare chiarezza, anche con questo “sapientone”, su tante questioni passate e recenti di natura tecnica ed urbanistica, sulle quali egli pavoneggia, data anche la mediocrità dell’attuale assemblea consiliare, la più deludente della storia di Carinaro.
La delicatezza e l’importanza di alcune questioni, innanzi tutto quelle urbanistiche ed ambientali (Puc, Ptcp, Pua o la conferenza sull’ambiente proposta dall’associazione Terra Nostra), impongono pubblici ed urgenti chiarimenti.
Come al solito io sono pronto: sono “certo” che almeno questa volta la loquace assessora non vorrà far cadere nel vuoto le mie sollecitazioni, non fosse altro per evitare che qualcuno cominci a malignare anche su di lei, come già molti fanno sulla Sindaca, che questo “gettare la pietra e nascondere la mano” non sia altro che l’infantile comportamento di chi vive nella paura di non sentirsi all’altezza.
Mario Masi