Un maresciallo dei carabinieri, Giuseppe Iannini, 49 anni, in servizio al gruppo di Castello di Cisterna, è stato messo agli arresti domiciliari con l’accusa di rivelazione di segreto. Avrebbe, infatti, consegnato all’ex parlamentare di Forza Italia Nicola Cosentino (indagato a piede libero) informative riservate riguardante presunti rapporti tra clan camorristici e Luigi Cesaro, deputato di Forza Italia.
Le informative erano contenute in una pendrive che è stata sequestrata. Nonostante i documenti siano stati cancellati, una perizia è riuscita a ritrovarne le tracce. Perquisizioni sono attualmente in corso. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e delegata al sostituto Fabrizio Vanorio.
Il maresciallo nel frattempo era stato trasferito a un incarico non operativo. Tra i perquisiti figurano, oltre a Cosentino, anche l’ex direttore del quotidiano “Avanti!”, Valter Lavitola, e il maresciallo dei carabinieri Enrico La Monica, già coinvolto nell’inchiesta P4 (imputato in udienza di associazione a delinquere). I due non sono indagati. Nel corso delle perquisizioni sarebbero stati trovati documenti di grande interesse.
A casa di Cosentino è stata trovata in particolare una lettera simile a quella che Lavitola aveva inviò a Berlusconi per chiedere che La Monica entrasse a far parte dei Servizi. Le informative consegnate da Iannini a Cosentino riguardano presunti rapporti tra Cesaro e il clan camorristico dei Puca, attivo nella zona di Sant’Antimo.