Spano’: “Chi critica la mia candidatura e’ la pedina di un regista occulto”

di Redazione

Rodolfo Spanò SANT’ARPINO. In seguito alle dichiarazioni fatte dai tre consiglieri comunali Gianluca Fioratti, Alberto Plazza e Raffaele Lettera, che hanno sconfessato la sua candidatura per il Pdl alle prossime elezioni provinciali nel collegio Orta-S.Arpino, …

… il vicesindaco di Sant’Arpino Rodolfo Spanò si dichiara “meravigliato e stupito negativamente dalla falsità delle affermazioni dei tre consiglieri comunali”.

“Senza alcun timore di smentite – afferma Spanò – voglio ripercorrere le tappe più importanti del percorso che, lo scorso martedì pomeriggio, ha portato alla mia designatura come candidato. Partiamo da Gianluca Fioratti, che era presente alla prima riunione del nostro collegio per la scelta del candidato. In quell’occasione il sottoscritto si fece indietro di fronte alla sua volontà di candidarsi quale rappresentante della lista ‘Pdl Campania in Positivo’. Nonostante i miei tentativi e il mio supporto, però, la sua candidatura non fu accettata da nessuno dei componenti del collegio. Tuttavia, Fioratti mi riferì che avrebbe reso comunque pubblica la sua candidatura entro il 15 febbraio perché imposta dai vertici di ‘Campania in Positivo’ per precisi accordi politici. Tra l’altro, ci tengo a precisare che questa candidatura è stata stranamente dimenticata nel momento in cui il sindaco Eugenio Di Santo è risultato candidato alle provinciali per l’Udc. E, ad onor del vero, lo stesso Fioratti, fuori dalle riunioni ufficiali, in incontri con il presidente del Pdl ortese Domenico Damiano, e senza consultarsi con me, né con nessun altro, fomentava la candidatura di un componente ortese. Ma senza divagazioni, in un incontro con Alberto Plazza, gli riferii quanto accaduto e lo stesso mi disse a chiare lettere che avrebbe sostenuto la candidatura di qualunque rappresentante del partito purché fosse di Sant’Arpino. Raffaele Lettera ha partecipato con me e con il dottor Gennaro Vitale all’incontro avvenuto a Curti con il quale, insieme, proponemmo la candidatura dello stesso Vitale. Io stesso ho lavorato affinchè questa proposta ottenesse l’unanimità che è finalmente stata raggiunta la scorsa domenica. In serata ho informato personalmente Raffaele Lettera dell’unanimità e ho constatato il suo favore perché anche lui aveva sostenuto di volere un candidato santarpinese, chiunque egli fosse”.

Fino alle 14,30 di martedì scorso il candidato era dunque Gennaro Vitale, come sostiene Spanò, che poi sottolinea: “Di fronte al fatto che il dottor Vitale ha fatto un passo indietro dichiarando di non essere più disponibile alla candidatura, martedì scorso è stata convocata una riunione della quale ho personalmente informato tutti. Nel corso di questa riunione sono stato scelto e pregato di accettare la candidatura nonostante avessi ancora delle reticenze. Infatti, mi sono consultato con i vertici regionali che, a loro volta, mi hanno suggerito di accettare. Questa, e solo questa, è la verità”.

Spanò ritiene che tutto questo sia “frutto di una regia della quale i tre consiglieri non sono altro che pedine”. “E poi, – continua il vicesindaco – dando per scontato che potrebbero legittimamente non essere d’accordo con la mia candidatura, perché nel loro comunicato fanno appello al sindaco Di Santo? Non avrebbero dovuto rivolgersi invece agli organi provinciali, unici deputati ad intervenire eventualmente? O si tratta di un lapsus voluto? A questo punto, visto che la loro non è altro che una presa di posizione favorevole al candidato dell’Udc, ossia a Di Santo, non posso che affermare che i tre consiglieri non si sono mai sentiti parte del nostro partito, se non formalmente, e che adesso da politici devono agire in conseguenza alle loro affermazioni e passare ad un altro partito”.

Ad intervenire nella vicenda anche Adriana Dell’Amico, coordinatore ortese del Pdl: “Nel corso della riunione di martedì, – afferma Dell’Amico – in seguito alla rinuncia del dottor Vitale, la scelta è ricaduta su Rodolfo Spanò per i motivi che ho già ampiamente illustrato e perché i nostri due collegi erano d’accordo che il candidato dovesse essere santarpinese avendo il nostro partito a Sant’Arpino una lunga storia e una lunga tradizione”.

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