Non solo il bambino di Gazientep che sabato ha compiuto una strage ad una festa di matrimonio a Gaziantep, in Turchia (leggi qui). C’è un altro piccolo di 12 anni che ha rischiato di diventare una bomba umana. E’ stato fermato con indosso la cintura nella tarda serata di ieri a Kirkuk, capitale del Kurdistan iracheno, poco prima che si facesse esplodere. Fermato dai peshmerga.
Lo riferiscono i media curdi, che pubblicano le drammatiche immagini del ragazzino con indosso la cintura esplosiva, bloccato dagli agenti che disinnescano l’ordigno.
Lo si vede impaurito mentre gli agenti prima gli tolgono l’esplosivo che ha attorno alla vita e poi con più decisione lo portano via.
Lo strumento di morte era nascosto sotto la maglietta del suo campione preferito: quella del Barcellona, col numero 10 di Messi. Piange, il 12enne reclutato dallo Stato islamico. Probabilmente neppure immagina a quale destino è sfuggito.