Gorizia – I finanzieri della compagnia di Gorizia, nei giorni scorsi, nei pressi del valico goriziano di Sant’Andrea, nel corso di un posto di controllo attivato in entrata Stato, dopo aver fermato una utilitaria, con a bordo quattro soggetti, di cui due di nazionalità slovena e due kosovari, hanno accertato, dalla disamina dei documenti d’identità esibiti e dalle condizioni di trasporto, che i due kosovari avevano fatto ingresso nel territorio nazionale senza alcun titolo autorizzatorio e che i due sloveni altro non erano che due “passeur” specializzati nel favorire il passaggio clandestino in Italia di cittadini extracomunitari.
Per convincere della regolarità del viaggio non è bastata la versione fornita ai finanzieri goriziani dai due sloveni, entrambi originari di Celje, a 60 chilometri da Lubiana, di essere diretti in Francia, a Lione, per l’acquisto di un’autovettura usata e di aver casualmente incontrato, presso una stazione di servizio della capitale slovena, i due cittadini originari del Kosovo a cui avrebbero dato gratuitamente un passaggio con l’auto che avevano noleggiato il giorno prima.
I militari, accertato il mancato possesso di passaporti o permessi di soggiorno da parte dei due kosovari, nonché l’assenza di bagagli al seguito da parte dei due sloveni che pure avevano espresso l’intenzione di trascorrere alcune notti nella città francese, si sono subito resi conto che il denaro posseduto da uno dei due passeur, pari a 2.070 euro, era il compenso consegnato dai clandestini per attraversare il confine.
E così i due extracomunitari, i quali nel corso delle indagini hanno riferito che da Lione si sarebbero trasferiti in Svizzera dove lavorano irregolarmente da alcuni anni, dopo essere stati denunciati a piede libero alla Procura di Gorizia per violazione del Testo unico dell’immigrazione, sono stati subito riammessi in Slovenia ed affidati all’autorità di polizia di Nova Gorica, grazie alla collaborazione fornita dalla Polizia di Frontiera di Gorizia e dall’Ufficio Immigrazione della Questura isontina.
I due sloveni, invece, rispettivamente di 54 e 52 anni, uno dei quali già condannato nel 2000 dal Tribunale di Tolmezzo (Udine) per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in quanto aveva tentato di far entrare dal valico di Tarvisio due cittadini kosovari, sono stati tratti in arresto ed associati alla casa circondariale di Gorizia, avendo consentito l’ingresso illegale di due cittadini extracomunitari al fine di trarne profitto.
Il Tribunale di Gorizia, il 19 agosto, a seguito del giudizio direttissimo richiesto dal sostituto procuratore Laura Collini – e delle successive indagini svolte dalle Fiamme gialle goriziane con la collaborazione della Polizia di Frontiera di Tarvisio ed i Centri di cooperazione di Polizia e Dogana di Thorl Maglern (Austria), Chiasso (Svizzera) e Modane (Francia) – ha convalidato gli arresti ed applicato ai due sloveni la misura cautelare personale rispettivamente del divieto di ingresso e di dimora nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e di custodia cautelare in carcere (per il soggetto gravato da precedenti specifici), disponendo, altresì, la confisca del profitto del reato pari a 2.070 euro.
Il soggetto a cui è stata applicata la misura cautelare del divieto di ingresso e di dimora nel territorio regionale ha patteggiato la pena di 14 mesi e 6 giorni di reclusione e la multa di 33.334 euro, con sospensione condizionale della pena, mentre il connazionale, già gravato da precedenti penali in Italia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e in Slovenia per corruzione, truffa, appropriazione indebita e trasgressione della quiete pubblica, è stato processato il 22 agosto con rito abbreviato, conclusosi con la condanna a 17 mesi e 24 giorni di reclusione e la multa di 33.334 euro.