Burkini, donna in spiaggia costretta a spogliarsi

di Emma Zampella

Se sulle spiagge di Alassio, in Italia, aumenta notevolmente il numero di turiste musulmane che indossano il burkini, a Nizza non si esaurisce la polemica: una donna è stata multata e costretta a denudarsi.

Le immagini arrivano dalla rete e dai social dove in maniera amatoriale viene ripresa una donna che, seduta in spiaggia con la famiglia, con velo in testa e tunica a coprire il corpo, è stata avvicinata da quattro agenti della polizia. Alla luce di quanto previsto dall’ordinanza emessa dal sindaco della città della costa azzurra, nelle immagini si vedono i poliziotti che interpellano la donna: questa, in seguito, sfila via il suo vestito.

Intanto, un’altra persona, al centro di episodi simili, stavolta a Cannes, dove vige lo stesso decreto anti-burkini, ha deciso di ricorrere alla giustizia contro la multa che le è stata comminata. Le fotografie sono state pubblicate dai media britannici e sono ben presto diventate virali, alimentando un acceso dibattito su Twitter.

Gli scatti mostrano la donna vestita con leggings, tunica e velo sdraiata sulla spiaggia quando viene circondata dagli agenti; quindi si vede che si toglie la tunica, rimanendo in canottiera mentre un poliziotto compila quella che sembra essere una multa. E ieri la donna, Siam, 34enne, madre di due bambini, ha raccontato alla France Presse l’episodio: “Ero sulla spiaggia con la mia famiglia, indossavo il classico velo. Non avevo intenzione di fare il bagno”. Una testimone, Mathilde Cousin, ha confermato quanto avvenuto: “La cosa più triste è stata che la gente urlava ‘torna a casa’, alcuni hanno applaudito la polizia. E la figlia è scoppiata a piangere”.

Da settimane in Francia si parla della questione burkini, un particolare costume da spiaggia indossato da donne musulmane che copre quasi tutto il corpo. Secondo il premier francese, Manuel Valls, il burkini è “espressione di un’ideologia basata sull’asservimento della donna”, quindi è “incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica”. Il capo del governo ha espresso così giorni fa il suo sostegno al bando emesso da alcuni comuni contro il burkini (nome che deriva dalla contrazione tra “burqa” e “bikini”). Sono 15, al momento, le città francesi che lo hanno vietato.

Il fatto accaduto a Nizza ha suscitato le vive proteste del Consiglio Musulmano francese (il Cfcm), che ha chiesto un incontro urgente col governo. “Ci inquieta la piega assunta dal dibattito pubblico sul tema del burkini”, ha detto il presidente dell’organismo, Anouar Kbibech, in un comunicato. Il Cfcm, prosegue la nota, “davanti alla crescente messa all’indice dei musulmani di Francia” sollecita quindi “un incontro urgente” col ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve.

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