Aversa – Elena Caterino, consigliere del Pd, si dichiara “allibita” dal commento espresso nei suoi confronti dal consigliere Michele Galluccio sulla questione della ripresa dei lavori del sottopasso ferroviario di via Atellana. A suo avviso, Galluccio “si arroga il diritto di poter trattare un argomento di interesse pubblico, in maniera esclusiva, adoperando toni di censura, quasi a zittire l’opposizione, rivendicando la paternità di una battaglia per la quale anche la sottoscritta si è fatta carico in tempi non sospetti”.
“Galluccio – continua Caterino – forse ha dimenticato che all’epoca Ciaramella, di cui si vanta essere stato consigliere, anzi assessore, tale tema è stato al centro di polemiche e battaglie da parte dei pendolari e dei residenti, tanto che hanno dovuto costituire un comitato cittadino, per essere ascoltati. A seguire, durante l’amministrazione Sagliocco, faceva parte della minoranza e mai in nessun documento, comunicato o mozione o in consiglio comunale risulta sollevata detta vicenda. Diversamente, la sottoscritta si è fatta carico di tale battaglia dapprima con incontri frequenti con i residenti e poi con i componenti della commissione regionale che dopo mesi, grazie alla mia presenza costante in Regione, dove le mie competenze mi consentono di essere spesso chiamata quale consulente tecnico per temi di tale entità, si è giunti alla soluzione”.
L’esponente dem fa presente che la risposta della commissione è stata indirizzata a lei. “Nella comunicazione – spiega Caterino – si annunciava il buon esito e i tempi brevi per l’avvio dei lavori”. “Il consigliere Galluccio – incalza la consigliera – invece di preoccuparsi del futuro operato in Consiglio comunale della sottoscritta, facesse un bilancio dei suoi 15 anni come amministratore comunale durante i quali non è pervenuto alcun risultato positivo o fattivo portato a termine dallo stesso, tranne la festa della pizza, che è durata solo pochi anni, visti i costi per il Comune. Non faccia e rivendichi paternità, gli suggerisco di preoccuparsi meno degli spot e di più dei problemi della città, che sono tanti, senza scaramucce infantili. Noi siamo stati scelti dai cittadini per risolvere i problemi, nessuna medaglia di latta dobbiamo appendere alla giacca”.