Milano – Era stato arrestato lo spagnolo Nicolas Aitor Orlando Lecumberri, 23 anni, per aver seminato il terrore tra la popolazione dopo aver preso a calci e pugni alcuni passanti.
Il ragazzo era stato fermato a luglio a Milano, e rilasciato lo scorso giovedì pomeriggio per essere curato in un centro psichiatrico di Varazze, in Liguria, dove però non ha mai messo piede. Il giovane infatti ha fatto perdere le proprie tracce una volta scarcerato.
L’errore sarebbe da attribuire al giudice Livio Cristofano che avrebbe accolto la richiesta degli avvocati di trasferire Lecumberri in una comunità ma non ha avvisato né loro, né il consolato spagnolo. Il 23enne alle 16 di giovedì è stato accompagnato al cancello del carcere di San Vittore e liberato. E’ caccia all’uomo.
“Non sussistendo specifiche esigenze processuali o di sicurezza l’indagato raggiungerà senza accompagnamento, immediatamente e senza soste intermedie, il luogo di esecuzione della misura, dando tempestivo avviso del proprio arrivo alla stazione dei Carabinieri competente per territorio”, aveva scritto Cristofano nell’ordinanza con cui ha disposto la scarcerazione e i domiciliari per Nicolas Orlando Lecumberri. Dall’ordinanza, dunque, si evince, come evidenziato anche dai legali del giovane, che il giudice non ha ritenuto di dover predisporre una servizio di scorta per il passaggio di Lecumberri.
Al momento del rilascio, lo spagnolo indossava una maglietta grigia, pantaloncini, un piccolo zainetto a tracolla oltre a un trolley blu. Gli avvocati Alessia Generoso e Francesco Brignola che hanno denunciato l’accaduto, hanno sottolineato che il ragazzo era stato trattenuto in carcere proprio per paura che fuggisse e adesso, in assenza di medicine, potrebbe tornare ad essere pericoloso per la comunità.
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