Gricignano – “La situazione ambientale nell’area industriale a nord di Aversa – compresa tra i comuni di Gricignano, Carinaro, Teverola e parte di Aversa – richiede una necessaria e immediata risposta da parte delle istituzioni di competenza”. Ad affermarlo, richiamando, per l’ennesima volta l’attenzione su un fenomeno che sta destando preoccupazione in un’area che interessa poco meno di centomila residenti, il senatore aversano Lucio Romano, promotore e relatore dell’Indagine conoscitiva su inquinamento ambientale, tumori, malformazioni feto-neonatali ed epigenetica, di fatto, ad oggi, unico documento ufficiale a livello nazionale sulla triste realtà della Terra dei Fuochi.
“Per tale motivo – continua l’esponente del centrosinistra – presenterò una interrogazione urgente, a risposta scritta, al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti”. Insomma, la puzza, i miasmi che appestano l’Agro Aversano giungono a Palazzo Madama in attesa anche di quella che si preannunzia come una mega manifestazione in programma per il prossimo 26 settembre con tre cortei in partenza da Carinaro, Gricignano e Teverola che confluiranno in uno solo che giungerà sino all’Econtransider (ritenuta, a torto o a ragione, la fonte del fetore), nella zona industriale di Aversa Nord.
“Da diverso tempo – continua Romano, che è anche componente della commissione sanità – i cittadini lamentano forti miasmi, con possibili ripercussioni anche sulla salute, ritenuti riconducibili allo stoccaggio e smaltimento di rifiuti presso lo stabilimento Eco Transider. È una vicenda complessa e non ancora definitivamente chiarita nonostante gli interventi dei sindaci, del Tar, di commissioni regionali e i rilievi fatti dall’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania). Una situazione insostenibile che impone chiarezza e provvedimenti adeguati per ristabilire lo stato di salubrità dell’aria”.
“Il nostro territorio, per anni, – conclude l’esponente politico aversano richiamando anche i dati raccolti – è stato delittuosamente violato dall’inquinamento nelle sue varie forme e non possiamo certamente ridurre l’attenzione. Sono evidenti le conseguenze, anche per la significativa deprivazione materiale e sociale che caratterizza le nostre popolazioni. Secondo il Registro Tumori Asl Caserta, i cui dati si riferiscono agli anni 2008-2010 per i 104 comuni della provincia di Caserta, i tassi di incidenza ‘standardizzati’ risultano significativamente superiori rispetto al Sud, così per quanto riguarda i tassi di mortalità, sebbene per le femmine risultano inferiori rispetto al Nord”.
Insomma, una situazione che, seppure non bisogna demonizzare per non creare allarmismi che potrebbero rivelarsi non fondati, non può essere sottovalutata. La necessità di essere monitorata con strumenti e personale che non sono alla portata del singolo comune, rende necessaria un’attenzione di livello superiore. Ed è questo l’obiettivo, tra gli altri, che si pone il senatore aversano quando chiama in causa direttamente con la sua interrogazione il ministro Galletti.