Aversa – «Stiamo risolvendo problemi urgenti, ma,proprio da questa settimana, dopo aver accontonato la problematica della riapertura delle scuole, metteremo mano al Puc per giungere in tempi rapidi alla sua approvazione attraverso la partecipazione, così come richiede e prevede la relativa normativa, della città, delle associazioni, degli ordini professionali e delle facoltà universitarie».
A parlare il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro, anche quale addetto ai lavori essendo architetto ed avendo ricoperto, sino alla nomina a primo Cittadino, anche le cariche di presidente provinciale e regionale degli architetti. «Bisogna da subito attivarsi – ha affermato De Cristofaro – per avviare l’iter. Ipotizzo un affidamento dell’incarico per la redazione del Puc attraverso un bando».
Alla domanda sul se il Puc dovrà prevedere o meno l’utilizzo di nuovi suoli per realizzare nuove costruzioni, il sindaco ha risposto: «Se Aversa necessita o meno di nuovi alloggi lo si vedrà. Si tratta di parametri che dovranno essere calcolati. Da parte nostra cercheremo di privilegiare la rigenerazione urbana, il recupero del patrimonio edilizio esistente, il non consumare ulteriore suolo».
Una strada quest’ultima auspicata in campagna elettorale,dove il Puc è stato il pezzo forte della discussione, praticamente da tutti, tenuto conto che, di fatto, il territorio cittadino è oramai saturo e i problemi di mobilità interna sono particolarmente gravi.
Per non parlare, poi, dell’interconnessione con paesi vicini. Oramai, l’intero Agro Aversano è un unico agglomerate urbano senza soluzione di continuità, per cui dare vita ad un confront tra i vari enti territoriali non è un’idea peregrina.
In questo senso sis ta muovendo il sindaco di Cesa Enzo Guida, con una lettera inviata ai primi cittadini dei comuni confinanti. La missiva è stata indirizzata al sindaco di Aversa (Enrico De Cristofaro), Sant’Antimo (Francesco Piemonte), Sant’Arpino (Giuseppe Dell’Aversana), Gricignano di Aversa (Andrea Moretti), Succivo (Gianni Colella).
«Come è noto, tutti gli Enti – ha dichiarato il primo Cittadino cesano – sono impegnati nella attività di elaborazione dei Piano Urbanistici Comunali, considerate anche le scadenze dettate dalla normativa regionale. Per una visione condivisa ed unitaria del territorio è indispensabile che vi sia una forma di coordinamento tra i comuni viciniori, di modo che le scelte da adottare in sede di pianificazione non siano tra loro in contrasto, soprattutto per quanto riguarda le aree poste a confine». A tal proposito Guida chiede un incontro con gli altri comuni al fine di avviare un confronto su quelle che sono le intenzioni programmatiche da trasferire nei rispettivi Puc. Una proposta che trova sostanzialmente d’accordo il primo Cittadino di Aversa che, in proposito, ha commentato: «Il sindaco di Cesa parla di urbanistica partecipata e di perequazione che non può terminare a confine di un singolo comune, ma deve confrontarsi con i territori contigui. Stesso discorso riguarda anche i servizi, la viabiltà.e la mobilità che necessitano di confront con I paesi confinanti per un’azione commune e più incisiva».