SANTARPINO. E crisi in seno alla maggioranza consiliare. Il sindaco Eugenio Di Santo, nella giornata di venerdì, ha revocato lincarico di vicesindaco e assessore a Rodolfo Spanò.
Il nuovo atto di una crisi nata nellambito delle elezioni provinciali del 28 e 29 marzo, che vedono schierati nello stesso collegio elettorale, Orta di Atella-SantArpino, sia Di Santo per lUdc che Spanò per il Pdl. In difesa dellormai ex vicesindaco arriva il vicecoordinatore provinciale del Pdl, il senatore Gennaro Coronella, che commenta: Latto con il quale il sindaco Di Santo ha revocato lincarico assessorile allavvocato Spanò rappresenta un classico esempio di degenerazione e malcostume politico. Di Santo, candidato alla Provincia con lUdc, prima ha esercitato pressione per non far candidare noti professionisti con il Pdl ed oggi compie un autentico atto di intimidazione contro il nostro candidato. Allincontro di giovedì con il presidente Zinzi ho rimarcato che quella del centrodestra è una alleanza di valori per il riscatto della nostra Provincia. Sono amareggiato per il comportamento del sindaco di SantArpino che rappresenta solo una caduta di stile per reconditi interessi personali, che rischia di minare lambizioso progetto del centrodestra per Terra di Lavoro. Andrò a SantArpino per sostenere la candidatura del valoroso Spanò e inviterò i cittadini a prendere le dovute distanze da certi personalismi esasperati e senza senso politico.
Anche la coordinatrice del Popolo della Libertà di Orta di Atella, Adriana DellAmico, interviene nella vicenda: Il Popolo della Libertà di Orta di Atella esprime solidarietà incondizionata e ribadisce pieno sostegno allamico avv. Rodolfo Spanò in queste ore difficili che con una scelta incomprensibile ed inspiegabile hanno visto il sindaco di SantArpino, Eugenio Di Santo, revocargli le deleghe assessoriali e quella di vicesindaco. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che ci ha lasciati sbigottiti in quanto non ne capiamo motivazioni e ragioni. Ad onor della verità mi appare doveroso ribadire che quella dellavv. Spanò non è stata assolutamente unauto-candidatura, bensì è stata il frutto di un percorso condiviso fra le due sezioni di Orta di Atella e SantArpino che, dopo aver vagliato le possibilità di altre candidature, hanno individuato in Spanò il candidato migliore in grado di rappresentare il Pdl nella prossima tornata elettorale. Convinti di tutto ciò e alla luce di quanto accaduto nelle scorse ore saremo da questo momento con ancora maggiore determinazione al fianco dellavv. Spanò nelle prossime settimane.
LA REPLICA DEL SINDACO. Interpellato sulla vicenda, il sindaco Di Santo ha tenuto a precisare i motivi della sua decisione. Lavvocato Spanò, con la sua candidatura alle provinciali nella lista del Pdl, ha creato dissapori tra i componenti del suo stesso gruppo politico, dal momento che la stessa candidatura è avvenuta in maniera autoreferenziale, senza che gli stessi fossero interpellati o informati. Tantè che proprio i consiglieri comunali del Pdl hanno chiesto al sottoscritto di intervenire nella questione, non sentendosi più rappresentati da Spanò per la sua scelta operata, a loro dire, illegittimamente. Pertanto, visto che il suo comportamento ha creato allinterno della maggioranza consiliare uno stato di agitazione che rischia di compromettere in maniera definitiva la stabilità della coalizione, e che era necessario ripristinare lo stato di pacifica e proficua convivenza allinterno della maggioranza, ho ritenuto opportuno revocare a Spanò le funzioni di assessore comunale con deleghe allambiente, manutenzione, attività produttive, trasparenza, nonché la delega di vicesindaco. Deleghe che resteranno in capo al sindaco fino a nuova attribuzione.
Di Santo poi sottolinea che la sua scelta è stata dettata in virtù dellarticolo 6, comma 1, dei principi etici e pregiudiziali, che sono la base e larchitrave della nostra coalizione di governo, dal titolo Individuazione Assessori, che testualmente recita Gli assessori sono espressione dei partiti politici (o assimilati) ed il Sindaco non può continuare a tenerli in carica contro il parere dei rappresentanti ufficiali delle compagini che li hanno indicati.
In merito alle dichiarazioni di Coronella, Di Santo commenta: Non capisco, poi, gli attacchi spropositati nei miei confronti da parte del senatore Coronella, anche perché lui è stato fin dallinizio a conoscenza della situazione, tantè che i consiglieri comunali del Pdl allinizio di febbraio avevano sottoscritto un documento in cui sconfessavano la candidatura, o meglio lauto-candidatura, dellavvocato Spanò. Coronella e il coordinamento provinciale del Pdl hanno avuto, quindi, oltre un mese di tempo per intervenire. Pertanto, questa sua difesa al valoroso consigliere Spanò mi sembra alquanto tardiva. Forse anche Coronella deve recitare un mea culpa.