“La scelta del governo di far votare gli italiani il 4 dicembre sulla riforma della Costituzione è da irresponsabili”. Perché in questo modo “del tutto irresponsabilmente si decide di allungare di altri due mesi la campagna elettorale in un paese che è in crisi e con in Parlamento all’esame la legge di stabilità”.
E “perché è di tutta evidenza che scegliere quella data a dicembre è un tentativo di fare sì che a votare ci vada meno gente possibile…”. Lo ha detto l’ex premier Pd, Massimo D’Alema, parlando in un confronto pubblico a Ercolano, in provincia di Napoli.
“Non potevo fingere di non ascoltare il grido di dolore che da tanta parte del Paese, e del popolo di centrosinistra, che vuole tornare ad avere voce e che non si sente rappresentato dalla leadership del Pd. E’ una riforma costituzionale brutta, confusa e che non aiuta il funzionamento delle istituzioni”, aggiunge D’Alema.
“Complica, allunga – continua – e rischia persino di paralizzare la vita istituzionale perché siccome il bicameralismo perfetto rimane per molte materie importanti, se c’è una maggioranza al Senato diversa da quella che governa il Paese, può paralizzare la vita pubblica”. Per D’Alema si tratta di “un pasticcio di cui il Paese non ha bisogno, il Paese ha bisogno di riforme serie”.