Cesa, il sindaco replica al M5S sulla convocazione del Consiglio

di Redazione

La polemica sollevata dal Movimento 5 Stelle sulla presunta mancanza di pubblicità della convocazione del consiglio comunale appare veramente pretestuosa. Abbiamo chiarito, il sottoscritto unitamente alla segretaria comunale, sia prima dell’inizio della seduta sia nel corso del consiglio comunale, che nessuna mancanza era stata compiuta. Se la Prefettura di Caserta ci dovesse chiedere spiegazioni, saremmo ben lieti di fornirle e di far comprendere come, taluni esponenti del consiglio comunale, si attardano su questioni che si possono definire di “lana caprina”.

In ogni caso, regolamento alla mano, è stato accertato che i manifesti della convocazione del consiglio comunale non sono obbligatori, ma un adempimento facoltativo rimesso alla opportunità di chi convoca la seduta.

La convocazione del consiglio è stata consegnata regolarmente a tutti i consiglieri e nei termini. L’avviso della convocazione del consiglio è stato regolarmente pubblicato all’albo pretorio. Inoltre il mancato assolvimento di uno di questi adempimenti non comporta, stando al regolamento, la invalidità della convocazione. Infatti il regolamento non prevede sanzioni di tal genere.

Del resto, essendo questa una fonte subordinata alla legge nazionale, le invalidità o nullità quali sanzioni di una non corretta procedura di convocazione del consiglio, debbono essere necessariamente previste dalla norma primaria. I regolamenti possono prevedere ipotesi di nullità o invalidità solo se è la legge, fonte primaria, a rimettere alla fonte subordinata la possibilità di una previsione e disciplina. Per cui nessuna procedura sbagliata è stata effettuata. Circa poi il concetto di trasparenza e pubblicità, faccio notare che vi erano più persone alla scorsa seduta di quando si affiggono i manifesti.

Il sindaco di Cesa, Enzo Guida

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